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Valente dopo il ko col Padova: «Bene per 26′, lavoriamo sui difetti». Marrone: «Siamo uniti»

L’allenatore del Lecco analizza la sconfitta di Abano Terme: «Intensità e volontà ci sono, ma servono più lucidità e rinforzi». Marrone: «Gruppo unito, se creiamo questa mentalità avremo soddisfazioni»

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Tempo di lettura 5 minuti

La sconfitta per 3-1 contro il Padova ad Abano Terme lascia sensazioni contrastanti in casa Lecco. Da una parte la soddisfazione per un primo quarto di gara veramente super, in cui la squadra di mister Valente ha mostrato personalità e qualità tecniche contro un avversario di categoria superiore. Dall’altra la consapevolezza che servono ancora correzioni importanti, soprattutto nella gestione dei momenti difficili della partita. L’allenatore bluceleste ha sottolineato come il test sia stato fondamentale per capire lo stato di forma del gruppo, arrivato al sesto allenamento di una settimana particolarmente intensa. Luca Marrone, entrato nella ripresa con la fascia di capitano al braccio, ha evidenziato l’ottimo spirito di gruppo che si sta creando tra i nuovi arrivi e i veterani, elemento che potrebbe rivelarsi decisivo per il prosieguo della stagione.

Padova 3-1 Lecco, l’intervista di mister Valente

Mister, una prima parte di gara bellissima, poi il Padova ha avuto un ritmo superiore.
«Sono d’accordo, i primi ventisei minuti sono stati fatti con l’idea che vogliamo portare avanti, come stiamo preparando il nostro gioco. Non sono d’accordo sul secondo tempo, perché ho visto una squadra che ha provato a uscire più forte, a difendere più alto; non è che abbiano creato poi così tanto. Chiaramente loro hanno una bella squadra, hanno un buon palleggio senza pressione. Noi abbiamo fatto una settimana non tipica nella preparazione della partita, ma questo di oggi era il sesto allenamento. Volevo veramente andare sulla resilienza, perché abbiamo giocato martedì e loro sono in anticipo di una settimana. Dunque, per me, l’intensità e la volontà ci hanno dimostrato che anche nella sofferenza, quando devi accettare un possesso palla dell’avversario, devi essere più lucido perché potevi anche recuperare e ripartire o tenere palla. Non l’abbiamo fatto bene, ci lavoriamo. Però, se vedo anche chi entra, tre giocatori della Primavera o ex Primavera, che fanno benissimo, anche Zanellato ha preso in mano il centrocampo. Non sono contento perché a me non piace perdere, però ho visto delle cose che sono sulla via giusta e cose da correggere. È stato un super test, hanno spinto questa settimana. E mi piace anche che siano tutti a bordo, nel senso che c’è qui anche Kritta che sta riprendendo, tutti si allenano e questo per un allenatore è la cosa più importante».

Oggi avevate sei defezioni: tre obbligate oltre alle situazioni di Mendoza,Tordini e Di Gesù.
«C’è un gruppo grande e non volevo portare più di ventidue giocatori; in due (Riva e Tondi, ndr) non hanno giocato oggi. C’è Lovisa che è stato fermo adesso per due-tre giorni e per Ndongue c’è un controllo medico a inizio settimana; spero che non sia una cosa grave. Kritta, appunto, era qui con noi, si è allenato, voleva partecipare. Questo è un segnale per me molto positivo perchè vuole far parte del gruppo. Dobbiamo fare delle scelte, perché vengo qui con ventotto giocatori non serve. I tre ragazzi si sono allenati stamattina: è chiaro che l’obiettivo sia trovare soluzioni e noi ci lavoriamo».

Chiaramente vi manca poco per chiudere questo gruppo: un difensore e una punta.
«Chiaro che vuoi avere il gruppo subito. Abbiamo già fatto un grande gruppo adesso. Penso che si veda di partita in partita che l’armonia tra uno e l’altro, anche se non parlano la stessa lingua, cresca, e anche nello spogliatoio da come si sono adattati. Però, come hai detto tu, ci manca dietro qualcosa e ci manca davanti qualcosa. Dobbiamo vedere come fare, però sono del parere che devi fare la scelta giusta. Dunque, ci sono ancora un po’ di giorni per decidere. È meglio riguardare e parlare bene con i giocatori o con chi li ha allenati, perché è troppo importante che ci sia un gruppo sano».

Padova 3-1 Lecco, l’intervista di Luca Marrone

Luca, partiamo dalla mezz’ora che ti ha visto protagonista: uno spezzone positivo.
«Sì, siamo contenti della mezz’oretta che abbiamo giocato, perché anche i ragazzi più giovani hanno fatto vedere che possono starci, che ci danno una grande mano e che, soprattutto, l’atteggiamento è quello giusto, quello che vuole il mister e quello che richiediamo in settimana».

Vista da fuori, poi, c’è stata la prima parte di gara in cui i tuoi compagni hanno approcciato veramente bene. Poi, chiaro, è uscito il Padova.
«Sì, siamo contenti della prima parte e dell’approccio perché abbiamo dimostrato che anche noi ci stiamo, che sappiamo quello che dobbiamo fare e che, se facciamo le cose in un certo modo, possiamo dare fastidio anche a una squadra di categoria superiore. Quindi, per noi è stato un test importante e dobbiamo continuare a lavorare su questa strada, cercando di aggiustare i difetti ma crescendo nella nostra autostima, nelle cose che sappiamo fare bene».

Siete a quindici giorni dal debutto con l’Ospitaletto: a che punto è il vostro lavoro?
«Stiamo lavorando molto bene sull’intensità, perché il mister richiede questo. È un gioco dispendioso che però, se è fatto bene, ci può portare dei risultati. Abbiamo messo dentro anche tanti ragazzi nuovi, li stiamo accogliendo benissimo nel gruppo, siamo felici di loro, stiamo diventando un tutt’uno. E questa è la cosa più importante che dobbiamo poi riportare sul campo, perché se creiamo questo gruppo, secondo me, potremmo toglierci delle soddisfazioni».

Luca Marrone ogni sessione di mercato finisce in qualche notizia. Cosa ci dici?
«Io ho ancora un anno di contratto, quindi sono felicissimo di stare qui e per il futuro si vedrà più avanti. Non ho fretta, non è questo il momento. Io sono molto felice di stare a Lecco».

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