In conferenza con un grande punto di domanda. L’avvicinamento di mister Federico Valente e della sua squadra a Triestina-Lecco, in programma sabato alle 18, è chiaramente condizionato da quanto sta avvenendo in casa alabardata: lì la situazione è da mesi piombata dal caos, tra una salvezza ottenuta soffrendo oltremodo e scadenze solo parzialmente rispettate all’ultimo secondo, e mancano circa 3,5 milioni di euro per tenere quantomeno accesa una macchina che a oggi gira solo grazie alla prima squadra che sta continuando a scendere in campo. A questo si lega lo spauracchio legato alla riunione del Gos in programma nella tarda mattinata odierna che potrebbe pure dare la mazzata alla disputa stessa della gara: a breve se ne saprà di più. In tutto ciò s’inserisce la preparazione dei blucelesti all’incontro, proseguita senza intoppi e con scelte chiare anche in ottica mercato: martedì pomeriggio non si sono visti i volti di Grassini, Di Gesù e Tordini, tutti legati fino al 2027 e comunque scivolati fuori dal progetto tecnico. Tanti temi che, tra gli altri, sono stati affrontati nel prepartita.
Verso Triestina-Lecco, l’intervista di mister Federico Valente
Mister, partita che rappresenta un’incognita: ha influito?
«Zero, partiamo dal presupposto che sabato alle 18 saremo in campo».
State lavorando ancora sul lato fisico?
«Mi piace mostrarvi gli allenamenti per rendere unito il gruppo, città e voi inclusi. Il giorno 1 e 2 sono sempre a volume partita, solo se riempi il serbatoio puoi rendere a lungo termine: le corse alla fine servono a “pulire” la gamba, anche ieri abbiamo lavorato tanto e duro per quasi due ore come martedì alla ripresa; a fine settimana le sedute diventano più corte, con intensità a ritmo partita».
Quando entrerete in forma parlando di resa nei 90′?
«Scendendo in campo con passione e amore per il calcio abbiamo una mano per portare il rendimento ai 90′, poi ci sono cinque cambi: se sei sotto diventi quello più intenso, ma c’è sempre da ricordare che Roma non è stata costruita in un giorno. In circa 10 settimane si chiude un ciclo e dovremmo arrivare alla freschezza generale. Zanellato con Bonaiti? Ieri ho usato un’altra coppia, possono giocare l’uno con l’altro, inoltre ci sono Pellegrino e Frigerio che possono giocare in quella posizione».
Mihali, Di Bitonto, Anastasini, Cosi e Arena: si stanno amalgamando?
«I primi tre si stanno allenando solo con noi da inizio ritiro, si sono adattati al nostro ritmo e non solo qui per riempire la rosa ma perché credo in loro. Cosi e Arena si sono allenati con noi giù un paio di volte, Arena fisicamente è un passo più avanti e ci ha dimostrato di voler fare bene».
La Triestina ha perso due partite di misura, ma gioca:
«Hanno qualità individuale, c’è un’idea chiara e ci aspetterà una gara dura perché sono forti con la palla e dovremo fare attenzione alle ripartenze: dobbiamo essere pronti al massimo e andare a duemila, con i cinque cambi pensiamo di poter essere fisicamente superiori a loro anche se avranno maggiore lucidità iniziale».
Tre giorni alla fine del mercato, cosa si aspetta?
«Stiamo parlando sempre con il direttore per capire le possibilità, ci stiamo avvicinando all’ultimo giorno e lunedì si finirà: come allenatore sono contento, non sai mai chi potrebbe andare via o arrivare; abbiaom un posto in lista possibile, di fare qualcosa davanti sarei contento così come la società».
Solo l’attaccante?
«Come desiderio potrei dire che dietro ci sarebbe una posizione da occupare: con una top punta e centrale vi ringrazieremo. Prima la punta, poi sicuramente dietro se ci fosse una possibilità: come mister sono contento di com’è stato fatto il mercato. Tanco? Sta bene, spinge tanto ed è molto intenso, aggressivo e difende in avanti; in realtà stanno tutti bene tranne Ndongue: di questo devo ringraziare sia il reparto medico che i “prof”».