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Lecco-Ospitaletto, è scontro sugli incassi della Coppa Italia

Il Tribunale nazionale federale si riserva di decidere sulla controversia per la ripartizione degli introiti della gara del 17 agosto. L’Ospitaletto, vittorioso per 1-0, contesta la divisione dei proventi

Il gol partita di Bertoli BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 4 minuti

La Calcio Lecco 1912 finisce sotto i riflettori del Tribunale federale nazionale per una questione economica legata alla Coppa Italia. La società bluceleste deve fare i conti con il ricorso presentato dall’Ospitaletto Franciacorta per la presunta errata ripartizione degli incassi della gara disputata al Rigamonti-Ceppi lo scorso 17 agosto, conclusasi con la vittoria per 1-0 della formazione bresciana. La segreteria degli arancioblù, lo ricordiamo, da quest’estate è nelle mani dell’ex bluceleste Nicodemo Cecconi che ha avuto un addio al vetriolo con la proprietà Aliberti. Così come va ricordato che in quell’occasione sono entrati gratuitamente allo stadio circa novecento abbonati.

La controversia davanti al tribunale

L’udienza si è tenuta il 13 ottobre 2025 presso la sezione vertenze economiche del Tribunale federale nazionale, presieduta da Stanislao Chimenti. Il collegio giudicante, composto da cinque membri con relatore Divinangelo D’Alesio, ha ascoltato le ragioni dell’Ospitaletto Franciacorta che ha contestato formalmente la gestione degli introiti della partita di primo turno di Coppa Italia. Al termine dell’udienza, il tribunale si è riservato la decisione, rimandando a una data successiva il verdetto sulla vertenza che vede contrapposte le due società.

Cosa prevede il regolamento

Secondo il comunicato ufficiale numero 49/L del 26 luglio 2025 della Lega Pro, la normativa sulla ripartizione degli incassi per le gare di Coppa Italia è chiara e dettagliata. L’incasso lordo derivante dalla vendita dei biglietti, una volta detratti gli oneri fiscali e le spese di organizzazione (forfettariamente fissate al 10% dell’incasso netto), deve essere diviso equamente tra le due società. La quota spettante alla società ospitata deve essere corrisposta al termine della gara. Entro cinque giorni dalla disputa dell’incontro, la società ospitante è tenuta a trasmettere alla Lega Pro il borderò dell’incasso e la documentazione che attesti l’avvenuto pagamento alla controparte.

Le conseguenze del mancato pagamento

Il regolamento prevede tempistiche precise e sanzioni per chi non rispetta gli obblighi di pagamento. Se la società ospitante non provvede nei termini stabiliti, quella ospitata può richiedere alla Lega Pro il versamento dell’importo dovuto dopo sette giorni dalla disputa della gara.

In questo caso, la Lega esamina la documentazione ed effettua i necessari riscontri, procedendo poi ad addebitare l’importo accertato alla società ospitante e ad accreditarlo sul conto della società ospitata. A questo si aggiunge una penale di 1.000 euro a carico della società inadempiente.

Qualora non sia possibile determinare con certezza l’importo dovuto, la società ospitata può rivolgersi agli organi di giustizia sportiva per ottenere il soddisfacimento del credito, come evidentemente ha fatto l’Ospitaletto nel caso specifico.

Le differenze con il campionato

Vale la pena sottolineare come le regole per la ripartizione degli incassi cambino significativamente tra Coppa Italia e campionato. Nelle gare di campionato di Serie C, infatti, la società ospitante deve corrispondere alla squadra ospitata una quota molto inferiore, pari al 15% dell’incasso imponibile, calcolato sul modello C1 al netto di oneri di prevendita e iva sugli omaggi, dal quale viene ulteriormente detratto il 35% a titolo di rimborso forfettario delle spese sostenute.

In Coppa Italia, come detto, la suddivisione è paritaria al 50% dopo aver detratto solo il 10% per le spese di organizzazione, rendendo la quota spettante alla squadra ospitata decisamente più consistente. Anche i tempi di pagamento differiscono: sette giorni per il campionato, pagamento immediato al termine della gara per la Coppa Italia.

Queste differenze normative rendono le controversie legate agli incassi della coppa nazionale particolarmente delicate dal punto di vista economico, considerando che la società ospitata ha diritto a una quota significativamente maggiore rispetto alle partite di campionato. Nel caso specifico della gara Lecco-Ospitaletto, la ripartizione è nettamente diversa rispetto a quella calcolata sulla gara disputata tra le due squadre la gara seguente e valida per la prima giornata di campionato.

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