Partita bagnata, partita fortunata. Il Lecco batte la Pro Patria sotto il diluvio del “Rigamonti-Ceppi” grazie al gol di Guillaume Furrer – a segno su una bella respinta di Rovida – e s’issa al secondo posto solitario della classifica visto il pareggio a reti bianche dell’Union Brescia sul campo dell’Ospitaletto. Partita agonisticamente importante e anche bella da vedere negli sprazzi di buon gioco espressi da entrambe le squadre, con i blucelesti che hanno mancato a più riprese il colpo del ko – e quando l’hanno trovato è stato il Fvs a cancellarlo – senza trovarlo ma essenzialmente hanno rischiato poco dalle parti di Furlan.
Lecco 1-0 Pro Patria, l’intervista di Federico Valente
Mister, ottima partita e non era facile. Avete risposto bene:
«La Pro Patria non merita di avere nove punti, ho visto quattro partite e anche contro l’Alcione – per esempio – non avrebbe mai meritato di perdere. Con questo campo devi essere pronto alla battaglia e chi ha giocato ha dimostrato di avere determinate caratteristiche oltre al saper giocare a calcio».
Bravi ad assorbire anche il gol annullato:
«Nei primi minuti ci siamo resi conto che il campo in mezzo era difficile, abbiamo capito cosa fare e i momenti: sono cose che si possono allenare, certo, ma sono importanti le sensazioni in campo. Hanno trovato un buon mix, sono d’accordo sul fatto che potessimo chiuderla prima al di là del gol annullato. Sono contento della prestazione, poi c’è Kritta che ha fatto il braccetto dopo mesi e si mette a disposizione: c’è tanto di positivo e tanto da analizzare nelle cose che possiamo fare meglio».
Tanto dai cambi:
«Sono contento che quasi tutti siano a disposizione e si allenino: ai ragazzi ho detto che mi mettono parecchio in difficoltà perché tante volte non so chi mettere in campo e passo le ore a riflettere. Si può mettere dentro chiunque e questa per un allenatore è la cosa più bella: questa era la partita di Bonaiti, per esempio».
Zanellato era un po’ nervoso?
«Sì ed è giusto così, un giocatore dev’essere incazzato: mi piace».
2 gol subiti nelle ultime 5 partite nonostante le assenze:
«Provo ad allenare diverse situazioni, tutti devono sapere cosa fa il compagno di squadra. Penso sia il settimo clean sheet, come allenatore in Italia so che viene richiesto questo perché si prende un punto: dopo 2-3 partite siamo tornati a fare meglio sulle palle inattive, oltre al gol abbiamo avuto delle altre buone situazioni».
Se ti devi difendere metti gli attaccanti. Voltan benissimo:
«Rientriamo sulle mie 46 possibilità, c’è tanto dentro lì. C’era fuori anche Grassini, tutti si mettono a disposizione: sono contento che Davide si sia ripreso».
Che settimana hai passato?
«Top! Dormo sia se che si vinca sia che si perda».
Lecco 1-0 Pro Patria, l’intervista di Stefano Bonaiti
Stefano, partiamo dalla vostra prestazione di carattere:
«Ci siamo adattati a campo e avversario, cercando di pulire le seconde palle quando si poteva, altrimenti la palla è volata fuori com’è giusto che sia. Già altre volte siamo entrati bene dalla panchina: è lo specchio di come ci si allena, il gruppo è unito e si sta vedendo. Gol annullato? Non ho visto, sono scivolato (ride, ndr). Spero di fare un assist a Leon più avanti».
Dopo le sconfitte due ottime gare:
«Se prese bene aiutano ad analizzare bene determinate lacune, non è scontato reagire e questo testimonia un certo tipo di mentalità, voglia, valori e gruppo come continuo a dire».
Simbolo lecchese:
«Ho sempre lavorato tanto e continuerò a farlo, altrimenti non sarei qua. Indipendentemente dal minutaggio. Ogni volta che scendo in campo, per la maglia del mio cuore non posso sbagliare l’atteggiamento e magari mi sta frenando questo aspetto: devo migliorare questa gestione. Tengo tantissimo a questi color».
Ora il Cittadella che sta risalendo forte:
«Le prossime due sfide sono estremamente importanti, sono una squadra di grande valore nei singoli tra titolari e riserve. Vanno tutte giocate, che sia prima o ultima in classifica si parte da 0-0: affronteremo la settimana con grande entusiasmo e con la voglia di fare una partita degna della grande classifica».
Lecco 1-0 Pro Patria, l’intervista di Leandro Greco
Mister, cosa vi è mancato?
«Sono soddisfatto al di là del risultato, la differenza di classifica non si è vista. Dobbiamo lavorare su questi dettagli che ci penalizzano. Fvs? Sembrava ci fosse fallo su Reggiori, ma ormai sta diventando una barzelletta questa cosa».
Tanti giocatori di buona qualità e buon gioco, ma la classifica langue:
«Ci manca la continuità nel lavoro, il Lecco è partito il 18 luglio con tutti gli effettivi, noi il 24 luglio eravamo in pochi e poi ci sono stati tanti infortuni che hanno rallentato il percorso nella quotidianità. Il difetto è sulla concentrazione e su momenti che paghiamo a caro prezzo: credo che con lavoro e crescita quotidiana riusciremo a centrare il nostro obiettivo; per me era molto chiaro, questo».
Manca un ragionatore a centrocampo?
«È ancora lunga, abbiamo cambiato 20 giocatori e con le scelte fatte insieme alla società abbiamo preso giocatori con caratteristiche giuste a livello tecnico e morale; poi si vede la squadra e si fanno le valutazioni, ma al momento non è la nostra priorità. Faccio il nome di Schirò: non l’ho quasi mai avuto, vale non solo per la partita ma anche per il quotidiano; nel calcio contano vittoria e sconfitta, ma io devo restare focalizzato su ciò che serve alla squadra».



















