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Stadio, Fattore Lecco: «Servono risposte lungimiranti per consentire alla Calcio Lecco di programmare. Il confronto non si fa a colpi di titoli di giornale»

Il gruppo di maggioranza spiega la scelta fatta in Consiglio e conferma il percorso tracciato dall’assessore Torri: chiarimento delle competenze tra società e Comune, interventi strutturali e riequilibrio economico

Una delle torri faro dello stadio "Rigamonti-Ceppi" BONACINA/LCN SPORT
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Il gruppo di Fattore Lecco commenta e spiega la scelta presa dalla maggioranza consiliare di bocciare la mozione proposta da un consigliere di minoranza. Una decisione da leggere non in chiave preconcetta, ma come necessaria per togliere la discussione dal campo della polemica e riportarla nell’alveo della gestione amministrativa.

«La scelta, condivisa da tutta la maggioranza, di bocciare la mozione sullo stadio Rigamonti-Ceppi non vuole essere un atto di chiusura – si legge nel comunicato del gruppo civico –. Anzi, riconoscendo le ragioni alla base di tale mozione, ci è parso doveroso riportare la questione nei binari corretti e su un piano di responsabilità amministrativa e visione complessiva di sviluppo della città, preferendo agire con coerenza nel perseguimento di soluzioni concrete e di lungo termine, piuttosto che elargire facili promesse per riscuotere un consenso immediato, ma difficilmente praticabili».

«Servono impegni chiari e sostenibili»

«Lo stadio necessita di azioni concrete e impegni chiari e sostenibili da entrambe le parti in gioco – ha spiegato il gruppo di Fattore Lecco –. L’Amministrazione Comunale, per voce dell’assessore Emanuele Torri, ha già proposto una strada precisa per arrivare a questo risultato: in primo luogo la definizione di una cornice normativa chiara, attraverso una revisione della convenzione con la Calcio Lecco che possa dare alla società la possibilità di programmare gli investimenti; su questa base, procedere con gli interventi strutturali di cui le due parti si faranno carico, non limitandosi alla sola cabina elettrica, ma considerando anche le altre ben note criticità, tra cui i servizi per il pubblico o gli spogliatoi; infine, stabilire un sostegno economico che tenga conto sia degli investimenti fatti dalla società sia di quelli sostenuti dal Comune, a partire dall’esenzione del canone per 700mila euro».

«Questi sono impegni che il Comune di Lecco si è già dichiarato disponibile ad affrontare, una cosa ben diversa dagli annunci fatti solo per cercare visibilità sui giornali. Crediamo nella necessità di portare serietà nell’azione amministrativa, con pragmatismo, spirito di collaborazione e responsabilità, per garantire il bene della città e la tutela del patrimonio pubblico. Siamo certi che in questo modo si possa arrivare a un Rigamonti-Ceppi all’altezza della squadra e dei tifosi, pur senza mettere in difficoltà il bilancio comunale – si legge in conclusione – Amministrare significa prendere scelte, talvolta difficili o non semplici da comprendere. Anche stavolta abbiamo preferito questa strada».

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