Vittoria da squadra matura per la Calcio Lecco 1912. Nonostante un approccio tutt’altro che ideale, con tanto di gol subito al decimo giro di lancette, i blucelesti hanno vinto quasi agevolmente contro una squadra reduce da un filotto di risultati positivi. Alla fine il Fiorenzuola è stato abbattuto dalle reti di Simone Andrea Ganz (5 nelle ultime 4), Nicolò Buso e Filippo Lora, tre che a gennaio avrebbero potuto fare le valige per andare altrove; magie del calcio, dove «niente è definitivo» e chi ieri era quasi finito nel dimenticatoio oggi mette in mostra il meglio del proprio repertorio. Per i blucelesti il successo significa quota 35 punti, quinto posto agganciato insieme alla Juventus U23 e rendimento da quarta in classifica nel periodo di De Paola alla guida (18 punti in 10 partite); non sembra neanche di parlare della stessa squadra vista tra ottobre e novembre, ma il potenziale era impossibile da mettere in discussione. Eppure…
Lecco-Fiorenzuola: le parole di mister Luciano De Paola
Mister, vi avvicina definitivamente alla salvezza:
«Nel calcio non c’è niente di definitivo, ma la strada è quella giusta. La squadra sta bene e fa punti, fanno delle giocate incredibili perchè ho giocatori di grande qualità, che cerco di sfruttare. Se devo trovare un neo, conosco la città di Lecco e cinque anni fa c’erano più di duemila persone; forse ci vorrebbe un po’ di gente in ».
Il gol come classico schiaffo?
«È stato casuale. Tabbiani mi ha detto che hanno fatto la peggior partita, ma dico che siamo stati bravi noi a farli giocare male. L’abbiamo chiusa con un giocatore subentrato e questo vuol dire che il gruppo è coeso, c’è una fratellanza tra di loro».
Sulla carta era un 4-2-4:
«Ganz e Nepi hanno fatto un lavoro incredibile, idem gli esterni. Abbiamo una buona condizione fisica, i ragazzi si sacrificano; quando i quattro davanti fanno i primi difensori, diventa più facile».
Su Buso:
«Sono molto attento a queste situazioni, la settimana la vedo con i miei collaboratori e lui meritava una chance. Se avesse fatto quel gol a San Siro o a Torino… In queste categorie ci sono giocatori forti che fanno giocate importanti. Premierò anche gli altri che stanno giocando meno, la nostra forza è quella di stare sempre attenti. Non possono giocare sempre gli stessi».
Il Lecco in controllo nella ripresa:
«Siamo una squadra matura, la squadra ha rischiato poco anche aldilà del gol subito. Abbiamo 24 giocatori che sono dentro la causa».
Sui calci d’angolo a favore:
«Negli ultimi 15′ Giudici non ce la faceva più ma è l’unico che calcia bene da fermo. Lavoriamo molto sulle palle inattive, continuando a farlo possiamo migliorarlo».
Rischio motivazioni:
«Penso di no, li tengo sempre per le palle tutti perché il gioco del calcio ti permette di essere anonimo o protagonista. Se vuoi essere anonimo… Ma con me è molto difficile».
La squadra più forte che hai allenato?
«No, ma io subentro da una vita perché non voglio fare i ritiri».
Lecco-Fiorenzuola: le parole di Nicolò Buso
Nicolò, hai iniziato male, poi…
«Si, ho trovato la giocata».
Momento di fiducia per te:
«Mi sto adattando a fare il quarto, i miei compagni mi hanno aiutato perché so che hanno fiducia in me e la sento».
Cambio di passo:
«All’inizio ho fatto fatica io ad ambientarmi, ho finito tardi la scorsa stagione e sono arrivato scarico».
La dedica del gol:
«A mamma e fratello, Ida e Matteo».
Ti senti pronto per una maglia da titolare?
«Mi sto adattando abbastanza bene, anche se abbiamo fuori degli esterni fortissimi come Zambataro. Devo imparare a fare la difensiva, ma lo posso fare».
Lecco-Fiorenzuola: le parole di Filippo Lora
Filippo, l’abbraccio dopo il gol parla chiaro:
«Le considerazioni da fare sono diverse, non si limitano solo ai minuti che si passano in campo. Se una cosa dipendesse dalla domenica e basta, non esisterebbe tutto il contorno della partita effettiva; quella è un insieme di tanti fattori. Mi pesava non aver ancora segnato con questa maglia e l’abbraccio dei compagni mi fa piacere».
Il segreto è allenarsi alle sei di mattina forse…
«Anche quello fa parte del contorno, io vengo da anni passati in cui sono successi i vari infortuni. La cosa migliore è vedere come si reagisce alle circostanze, quella è una delle cose che devo fare per sentirmi bene e, infatti, dal mio ultimo infortunio non ho mai saltato una partita per indisponibilità».
Da Fiorenzuola al Fiorenzuola:
«Quella d’andata è stato un piccolo intoppo a un percorso personale molto positivo. Avevamo perso immeritatamente anche secondo me, oggi abbiamo fatto un’altra vittoria importante. Quando arriveremo alla quota salvezza guarderemo quelle sopra».
Pensate veramente solo a quella?
«Per ora si, mi è successo poche volte ma questa squadra è centrata solo sulla partita più vicina e non stiamo disperdendo energie. Siamo in bolla e si vede, poche volte ho vissuto una situazione così e per questo dobbiamo anche farci i complimenti».
Lecco-Fiorenzuola: le parole di mister Luca Tabbiani
Mister, un ottimo Fiorenzuola a sprazzi:
«Io non sono molto contento della nostra partita, abbiamo fatto meno bene di altre volte perchè siamo stati leziosi. Di solito facciamo una partita diversa a livello di aggressività, questo aldilà della bravura del Lecco a chiuderci le giocate. Ci siamo focalizzati su una cosa e siamo andati avanti su quella, sbagliando. Dobbiamo essere obiettivi, analizzando il tutto aldilà delle occasioni».
Fiorenzuola fermato dal lavoro di Nepi e Ganz:
«Più che altro sono stati bravi in mezzo a chiudere le linee di passaggio, impedendoci di andare dietro i centrocampisti. Avremmo dovuto utilizzare maggiormente i terzini, cercando direttamente le punte. Abbiamo fatto fatica a leggere la situazione».
