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Buso a “Il Blu e il Celeste”: «Lecco è tanta roba. Gruppo straordinario, mi ha aiutato tanto. A Padova per giocarcela»

Il giovane attaccante bluceleste in esclusiva ai nostri microfoni dopo la perla pescata con il Fiorenzuola: si tratta del primo gol realizzato tra i professionisti

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Tempo di lettura 3 minuti

Tirerà aria di casa per Nicolò Buso. 57 chilometri passano tra la sua Treviso e quella Padova dove si recherà mercoledì 16 per affrontare la vicecapolista con il suo Lecco. Con i blucelesti ha appena messo a segno il primo gol da professionista: stop di collo, doppio passo, tunnel a Fracassini, tiro a giro all’incrocio dei pali sotto la Curva Nord. C’è di peggio, decisamente. Il condensato di qualità tecniche rende giusto merito al giovane attaccante, finalmente andato in campo con continuità durante le ultime settimane. Di fronte c’è un’importante sfida, che evoca i fasti del passato: i blucelesti rappresentano la bestia nera dei biancoscudati, come dimostrato anche dall’emozionante sfida del girone d’andata, allora decisa da Patrizio Masini, Ferdinando Mastroianni e Mattia Tordini.

Nicolò Buso a “Il Blu e il Celeste”: la sintesi

Nicolò, non è facile ripartire subito:
«Si, ma stiamo venendo da risultati buoni e positivi. Andiamo a Padova a viso aperto a giocarcela. Troviamo la squadra forse più forte del campionato e sarà dura. All’andata abbiamo trovato il gol con i singoli, è una mancanza che si fa sentire ma i gol ce li sta dando Ganz. I miei compagni? Sono stati straordinari con me, all’inizio sono arrivato scarico dalla stagione di Sestri. Loro hanno avuto fiducia in me e mi hanno sempre aiutato, dandomi una parola di conforto e questo per me vuol dire tanto». 

Come ti trovi a Lecco?
«C’è la giusta pressione, i tifosi ci seguono sempre ed è tanta roba. Quando scendi in campo vuoi dare sempre tutto, vuoi spaccare il mondo».

Come hai superato il momento iniziale?
«All’inizio avevo giocato in Coppa Italia, facendo male, e scendeva in campo chi stava meglio. Con mister De Paola ho cambiato marcia, anche sull’esterno mi sono adattato bene. Posso dare una grande mano, sia iniziando che a partita in corso perché ho le caratteristiche giuste per farlo».

La tua carriera:
«Sono partito da Cesena e ci sono rimasto fino al fallimento, poi sono andato a Roma, alla Virtus Entella e quindi ho scelto di andare in Serie D al Sestri Levante, scelta che si è rivelata giusta. Lì ho trovato un grande gruppo, come qua, che ti aiuta nei momenti in cui ti deve bacchettare; la Virtus Entella è molto meno seguita».

Il cambio di passo:
«Mister Zironelli era molto preparato, con idee di gioco molto forti. Mister De Paola ci ha dato qualcosa di più dal punto di vista mentale, ci ha dato la garra giusta».

Sul messaggio del tifoso che si complimenta per il gol:
«Lo ringrazio, oltre al gol l’esultanza sotto la Curva è stata un’emozione incredibile, me la porterò sempre dietro. Spero di stare a Lecco tanti anni e fare tanti altri gol».

Ganz-Buso-Tordini?
«Si, piccoli ma possiamo fare male perché siamo rapidi e veloci, poi Ganz butta dentro tutto quello che arriva in area».

Sulla partita di mercoledì:
«Domani prepareremo la partita, darò il massimo lo stesso».

Il rapporto con Tordini:
«Bellissimo, di amicizia, usciamo spesso. All’inizio era devastante, anche in allenamento, poi ha avuto dei problemi ma è un grande giocatore. Con Vasic? Ci stiamo conoscendo, sa il veneto e ci capiamo subito. Ma vale anche per Nesta e Capoferri, si sono integrati bene».

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