
Il 2022 è anche l’anno di Matteo Battistini. Il difensore centrale della Calcio Lecco 1912, figlio dell’ex centrocampista di Milan e Inter Sergio Battistini, sta disputando un ottimo girone di ritorno, fatto di tante partite positive e veramente pochi errori. Anche contro il Mantova si è messo in mostra: bravo a usare la spada e il fioretto, con Merli Sala ha costruito una diga praticamente invalicabile per gli attaccanti virgiliani. Nella serata di lunedì è stato protagonista de “Il Blu e il Celeste”, trasmissione di approfondimento dedicata al mondo delle Aquile.
Matteo Battistini a “Il Blu e il Celeste”
Matteo, tanti punti in poco tempo:
«È stato un bel tour de force, non è mai semplice prepararle ma le cose stanno andando bene».
Un inizio non facile, poi sei cresciuto. Decisivo il cambio di allenatore?
«È stato un crescendo di forma, mi sono trovato più a mio agio con i compagni e con l’ambiente. Il cambio di guida tecnica mi ha dato una piccola spinta in più».
Da Piacenza e Lecco: cos’è cambiato?
«Innanzitutto il posto è bellissimo, quando ho un giorno libero vado subito a visitare. La piazza è calda, il tifo si fa sentire sia quando si vince che quando si perde. L’ambiente è famigliare, nello spogliatoio siamo tutti fratelli».
Dopo la partenza di Iocolano siete cresciuti:
«Simone era un giocatore importante, anche nello spogliatoio. Probabilmente dopo la sua partenza ci siamo presi più responsabilità, anche se prima eravamo comunque coesi. Ganz è stato messo da parte per tanto, ma ha un grande carattere e si è sempre impegnato, sta cogliendo i frutti del lavoro».
La classifica invoglia a guardare il quinto posto:
«Il primo obiettivo è la salvezza matematica, ma c’è entusiasmo e la squadra gira forte, il mister ci sta dando una grossa mano. Più riusciamo ad arrivare in alto, meglio sarà».
Senza quei due mesi di black out a novembre…
«Eh… Purtroppo ci sono stati, avremmo potuto avere qualche punto in più. Dove possiamo arrivare? Secondo me possiamo fare bene, innanzitutto c’è un gruppo molto unito e coeso, il mister ci ha dato i valori giusti da mettere in campo».
Forse ti manca il gol…
«Questo è un bel pallino, l’anno scorso ci sono andato vicino 3-4 volte».
Marzorati o Merli Sala?
«Lino è difficile da trovare fuori posizione, ma Ivan ha una grande grinta e forza, mi trovo bene con entrambi».
Sulle diversità nella formazione giovanile:
«Fare un settore giovanile importante ti prepara maggiormente dal punto di vista fisico, io ho avuto la fortuna di essere aggregato alla Prima Squadra a 17-18 anni; poi sta al singolo giocarsi le giuste carte. Sberna? Ha forza fisica ed è valido, ovviamente deve migliorare ma allenandosi con noi grandi può prendere qualcosa; si allena con noi già da qualche tempo e l’anno prossimo potrebbe far parte stabilmente del gruppo».
Immagini un futuro lungo a Lecco?
«Io spero di arrivare il più in alto impossibile, l’anno prossimo avrò un altro anno di contratto e lavorerò per poter migliorare ancora. Ho davanti ancora tanti anni di carriera e a Lecco si vive bene di calcio».
Sull’evoluzione del gruppo:
«C’è sempre stato, non sono uno-due elementi che lo possono rovinare. Quando arrivano i risultati è più facile amalgamarsi, poi il mister ha aiutato anche in questo».
Sulla Giana Erminio:
«In Serie C di partite scontate non ce ne sono mai, loro sono una squadra che ha dei buoni vecchi, degli attaccanti di qualità e gamba».
Sul rendimento interno, cambiato di recente:
«Fortunatamente quando si gioca in casa c’è un bel clima, i tifosi ci danno una bella spinta».
