Il Lecco non vince sul campo del Renate dal 21 agosto 2010, in Coppa Italia di Seconda Divisione. In campionato, addirittura dal 16 febbraio 2003, in Eccellenza: decise la stoccata nel finale di bomber Croci; una vita fa. Oggi sono dieci i punti che separano le Aquile dalle Pantere, vittoriose all’andata (2-3) al termine di una partita folle e decisa dalla tripletta di Francesco Galuppini. Fu l’inizio della fine per la gestione Zironelli, ma oggi l’aria è decisamente cambiata: esattamente come il vento che oggi spira forte all’ombra del Resegone, nelle ultime 9 partite i blucelesti hanno recuperato ben 5 punti ai nerazzurri, che ora vedono tornare su il trenino guidato dalla Triestina. Un po’ come Ganz (10 gol), che ha praticamente raggiunto Maistrello (11) nonostante una partenza in forte ritardo. Ma siamo alle solite: in Brianza l’arrivo del Lecco ha l’effetto di concentrare tutte le forze nella testa e nelle gambe dei padroni di casa, che in casa, come ricostruito da Lanfredo Birelli, ne hanno messi insieme 29 sui 51 totali. Occhio alle palle inattive: 13 gol fatti (28,26% sul totale) e 15 subiti (51,72%) per i brianzoli, 9 (24,32%) e 11 (36,67%) per i blucelesti. Un ultimo dato: il Renate, a fortissima trazione lecchese, ha sempre vinto quando è andato in vantaggio (11 su 11), il Lecco quasi (10 su 14) ma soprattutto ha quasi sempre perso quando è andato sotto (9 su 12, 75%; 40% per il Renate, 6 su 15).
Verso Renate-Lecco, le parole di mister Luciano De Paola
Mister, è anche una partita tabù:
«Sicuramente è una partita difficile contro una squadra che ha fatto un girone d’andata strepitoso, facendo un po’ di fatica senza Galuppini. Come ogni i derby, è aperto a tutti i risultati».
Salvezza archiviata, per fare bene bisogna pensare anche al Renate:
«Se cambiamo pelle non siamo la squadra che ha giocatori in grado di cambiare la partita in ogni momento. Se andiamo sopra al ritmo possiamo fare bene, ai ragazzi ne ho parlato: nelle interviste non devono dire che “ora vedono cosa fare”, ma devono giocare con il coltello tra i denti, senza mai mollare. Abbiamo il nostro credo, il nostro modo di fare e dobbiamo andare avanti su quello».
Si teme un calo di tensione:
«Assolutamente no, noi possiamo diventare protagonisti o scegliere di essere anonimi, nascondendoci dietro le scuse. Mancano dieci partite e vogliamo renderle delle finali; facendo bene, sicuramente l’anno prossimo avremo tutti un contratto di lavoro. I tifosi vogliono una squadra che non molli, finora ci hanno applaudito ma potrebbero anche fischiarci qualora mancasse l’impegno. Mancheranno tanti giocatori importanti, ma questa è anche la scusa per far giocare chi l’ha fatto bene. Sono convinto che faremo una grande gara».
Su Giudici:
«Domenica purtroppo non giocherà e sarà una perdita. Fosse stato al 50%, non avrebbe giocato comunque: è un giocatore importantissimo, dei vecchi mi dà tanta qualità davanti; cercherò di portarlo alla partita con la Pergolettese nel migliore dei modi».
Il Renate non segna da tre partite in casa:
«Io non credo che un giocatore possa cambiare una squadra. Normale che perdere un finalizzatore possa variare delle cose, ma loro sono una squadra fisica e con qualità, che gioca insieme da tanti anni su un fondo che non permette di giocare bene a calcio. Ultimamente sono andati in difficoltà, è vero, ma ogni partita fa storia a sè. Il presidente del Renate è un lecchese, caricherà maggiormente la partita rispetto alle altre. Se molliamo un attimino, torniamo a casa con le pive nel sacco: tutti ci teniamo a fare una gara importante».
Su Zambataro e Tordini:
«Bella domanda… Sono ancora molto lunghi: Mattia sta facendo rieducazione, Eyob ha tempi ancora più lunghi. I ragazzi dicono a Zamba di rimanere fuori ancora un po’ perché stanno facendo bene, ma sanno quanto è importante per questa squadra; è uno dei titolari inamovibili».
Sullo stato fisico:
«Siamo riusciti a fare dei grandissimi risultati, ma è normale che siamo un po’ stanchi. Domani lasceremo fuori qualcuno che ha tirato la carretta fino a ora, rientrerà Merli Sala per Marzorati, Petrovic con Ganz, che non si discute ma si ama, al posto di Nepi. Valutiamo dei cambi anche sugli esterni, tra cui la possibilità di far giocare Nesta. È giusto far giocare chi l’ha fatto meno, abbiamo fatto due settimane tiratissime; Petrovic è entrato con la cazzimma giusta e merita di avere una chance. Ha qualità immense, con questa categoria c’entra poco. Dobbiamo buttare il cuore oltre l’ostacolo, non perdendo una partita così importante».
Si sente aria di derby?
«I ragazzi sono tutti sul pezzo, concentrati. Le rifiniture sono molto importanti, non ha mollato nessuno ed entrambe le squadre hanno messo tantissimo in campo».
Verso Renate-Lecco, i convocati di mister Luciano De Paola
Torna dalla squalifica Filippo Lora insieme a Erald Lakti, non al meglio, ma mancheranno Lino Marzorati e Luca Giudici, alle prese con delle noie fisiche, oltre ai lungodegenti Eyob Zambataro, Antonio Reda, Mattia Tordini e Giorgio Galli.
