
Calcio Lecco 1912 5: zero tiri in porta, ritmo basso e tocchi leziosi. Tutto quello che i blucelesti non erano mai stati sotto la guida di De Paola. Il pareggio ci stava, la sconfitta è meritata.
Pissardo 6: l’unico intervento difficile di giornata porta la sua firma. Incolpevole sul gol subito.
Nesta 5,5: l’attenuante è quella dell’essere schierato in un ruolo non suo. La colpa è quella di perdere completamente la posizione sul gol partita.
Merli Sala 6: Danti era marcato da lui nell’azione della rete decisiva, ma in quel momento lui deve abbandonare la posizione per sbarrare la strada a Lonardi.
Marzorati 6: partita a lungo positiva, compie una bella diagonale a inizio ripresa. Non convince fino in fondo la sua uscita su Halfredsson nell’occasione chiave.
Sparandeo 5,5: anche per lui non un grande pomeriggio. Le scelte con la palla tra i piedi sono rivedibili.
Giudici 5,5: la gamba sembra anche esserci, ma sbaglia dal punto di vista tecnico dalla trequarti in su.
(dal 14′ st Buso 5: stavolta l’ingresso in campo non coincide con un miglioramento della squadra. Anzi, ha un paio di palloni interessanti sulla trequarti ma li sbaglia banalmente).
Kraja 5,5: tocca una quantità industriale di palloni, ma non riesce mai a essere incisivo.
(dal 21′ st Lakti 5,5: non è sicuramente la giornata del centrocampo bluceleste. Ci mette grinta, ma dal punto di vista tecnico conferma l’andazzo altrui).
Masini 6: sicuramente le sue caratteristiche sono le più adatte al tipo di partita. Riesce a mettere, a corrente alternata, il limitatore ad Halfredsson.
Vasic 5: trattato male dal primo al sessantaseiesimo minuto, non sprigiona la propria qualità.
(dal 21′ st Lora 5,5: anche lui entra con buona volontà e recupera un paio di palloni a metà campo, poi sbaglia in fase di costruzione).
Nepi 5: stavolta sembra stranamente indolente e nervoso, oltre che fuori dalla manovra. I palloni giocabili li tocca nella propria trequarti campo.
(dal 14′ st Petrovic 5: prima in mezzo, poi a destra. Rispetto a Nepi non si percepisce un cambiamento).
Ganz 5,5: un paio di aperture apprezzabili, poi stop.
(dal 30′ st Italeng 5: viene servito male, ma ci mette anche del suo. Ammonito per la troppa foga, che lo porta a fare un fallo stupido).
All. De Paola 5: stavolta non gli dice bene nè la formazione iniziale, nè la gestione della panchina. Passaggio a vuoto che ci può stare dopo due mesi sopra ritmo.
Virtus Verona 6,5: non è che i padroni di casa facciano il diavolo a quattro, ma di certo si fanno apprezzare per l’intraprendenza e la fase difensiva.
Sibi 6; Daffara 6, Cella 6, Pellacani 6; Lonardi 6,5, Amadio 6 (dal 33′ s.t. Arma sv), Hallfredsson 6,5, Nalini 6 (dal 21′ s.t. Zarpellon 6), Faedo 6 (dal 27′ s.t. Munaretti 6); Marchi 5,5 (dal 33′ s.t. Zugaro sv), Danti 6,5 (dal 33′ s.t. Priore sv). All. Fresco 6,5.
Arbitro sig. Adolfo Baratta di Rossano 5,5: nella prima mezz’ora la sua gestione fa arrabbiare, ma alla lunga il metro si rivela coerente e adatto all’agonismo del pomeriggio veneto. Manca un giallo grande come una casa per Pellacani.
