
Ultimi giorni di attesa e dedicati alle possibili sorprese, poi sarà Di Nunno 6.0. Dopo una lunga attesa, durata circa un paio di mesi, mercoledì il chiacchierassimo fondo argentino trainato, così filtra, dall’ex Inter Enzo Gambaro e dallo studio legale milanese del quale è collaboratore, ha dato picche alla Calcio Lecco 1912. «Ci hanno detto di ritenerci liberi» da impegni esclusivi, ha spiegato in via telefonica il vicepresidente Gino Di Nunno a metà settimana: se nulla succederà da qui alla fine del ponte, poco o nulla sarà cambiato rispetto allo scorso 1 maggio. Ovviamente, affermazione che facciamo senza considerare il fatto che dall’organigramma sono state depennate due apprezzate figure come quelle rappresentate da Domenico Fracchiolla e Luciano De Paola. Possiamo anche attenderci l’entrata definitiva in scena di chi finora ha osservato da lontano, ma se quel 99% annunciato dallo stesso rappresentante della famiglia Di Nunno diventerà 100%, e quindi sarà l’attuale proprietà a mettere i mattoni della stagione 2022/2023, tra lunedì e la metà della prossima settimana sarà un comunicato-fiume a parlare con la piazza. Se così non sarà, allora la strada che porta alla cessione sarà diventata ben più larga: si, all’ombra del Resegone si vive alla giornata e non è una novità.
Lo snodo definitivo
Ed è proprio questo vivere alla giornata che sta logorando il rapporto tra la proprietà e il resto della piazza, che ha accolto con emotività la rottura del ponte tra il Lecco e il fondo di cui sopra. Nel cuore e nella mente degli appassionati “Rigamonti-Ceppi” circola una certa tensione: da una parte c’è chi vedrebbe di buon grado la cessione, dall’altro chi farebbe altrettanto con un avvicendamento al vertice tra Paolo Leonardo e Gino Di Nunno; quest’ultimo, in caso di ripartenza dal passato, dovrebbe avere un ruolo decisamente più profondo anche all’interno della gestione della Prima squadra, ampliando una sfera di competenza che fino a questo momento l’aveva visto molto presente soprattutto sul Settore giovanile. Lo sprone rimane sempre quello: fate presto e fate bene, la piazza merita di conoscere il proprio futuro ben prima del 22 giugno, giorno in cui andrà depositata la documentazione per l’iscrizione alla prossima Serie C. E non basterà un comunicato stampa a fare chiarezza.
