
Dopo lo sfogo, il consueto rientro nei ranghi. Le ultime indiscrezioni riavvicinano la Calcio Lecco 1912 al prossimo campionato di Serie C: le indiscrezioni che arrivano dall’ambiente bluceleste parlano di un Paolo Leonardo Di Nunno ora orientato verso il “si” all’iscrizione. Ovviamente la fuga di notizie avuta tra domenica e lunedì ha avuto l’effetto di alzare notevolmente il livello di pressione sulle zone alte dell’organigramma bluceleste, tanto che il sindaco Mauro Gattinoni avrebbe avuto un contatto diretto, e anche abbastanza acceso, con lo stesso Di Nunno nelle scorse ore. Non solo: il patron avrebbe ricevuto delle proposte di sostegno economico non riconducibili al mondo imprenditoriale lecchese, fattore che l’avrebbe spinto a riprendere in mano il discorso impostato fino a pochi giorni fa, e percorrere questa strada potrebbe portare a degli scossoni a livello dirigenziale. Nel frattempo Marco Pissardo si avvicina a essere un ex, previa risoluzione, e pure Simone Andrea Ganz, ormai prossimo allo svincolo automatico, potrebbe prendere la strada di Novara. Non è finita qui: giusto martedì a Cormano si sarebbe affacciato anche un altro esponente della politica lecchese, segnale di come, per quanto in modo confuso e raffazzonato, il sasso lanciato nel lago dall’imprenditore pugliese abbia comunque smosso le acque intorno alla società di via Don Pozzi. E continua a essere lui, anche se in una condizione fisica precaria, il deus ex machina delle sorti blucelesti.
Si torna su Tacchinardi?
Di Nunno, dicevamo, avrebbe ripreso in mano il discorso relativo a mister Alessio Tacchinardi, già designato da tempo come futuro allenatore bluceleste, che potrebbe essere nuovamente affiancato dal vice Andrea Malgrati. Più incerto, invece, il futuro del preparatore atletico Denis Francescutti e del preparatore dei portieri Carlo Zotti. Chiaramente, come ripetiamo ormai da settimane, nessun contratto sarà depositato in Lega fino a quando la partita societaria non sarà definita: lo stallo dovrà risolversi entro breve tempo, dato che la dead line, il punto di non ritorno, è fissato per il prossimo 22 giugno. Se quel giorno la documentazione, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto economico, non sarà inappuntabile, il Lecco non potrebbe prendere parte al prossimo campionato di terza serie, confidando al massimo in una ripartenza dalla Serie D: in questo caso il sindaco Gattinoni dovrebbe farsi portatore dell’istanza bluceleste con la Lega Nazionale Dilettanti, un po’ come accaduto a Novara non più tardi di un anno fa. In questo malaugurato caso, comunque, lo scotto da pagare sarebbe anche quello relativo all’azzeramento del patrimonio bluceleste, capitale umano in primis. Già oggi, comunque, è da presentare la documentazione relativa ai criteri infrastrutturali, che comunque potrà essere integrata in un secondo momento pena il pagamento di alcune penali: soldi che sicuramente si potrebbero investire in modo migliore.
