
Lecco-Varesina ha dato tante indicazioni interessanti. La prima è che all’ombra del Resegone si può stare a galla con un progetto che vede il mix tra giovani e senatori, come ha ampiamente dimostrato l’ultimo campionato, ma anche che ai primi dev’essere lasciato il tempo di sbagliare e “nascondersi” dietro ai secondi. Non è un caso che la squadra di Tacchinardi si riemersa durante la ripresa, quando le carte sono state completamente sparigliate sul tavolo: Stanga è stato un elemento di continuità tra le due frazioni, timoroso durante il primi 45′ e decisamente più coraggioso durante i secondi. L’evoluzione tattica e lo spostamento a destra, stretto tra Battistini e Lepore, l’hanno aiutato a uscire dal momento difficile e lui ha coronato una buona ripresa con un bel lancio da sessanta metri che ha messo Zambataro nelle condizioni di far male. Zamba e lo stesso Lepore sono stati, con Giudici e Pinzauti, gli elementi che meglio hanno impressionato durante la seconda metà di gara: il quasi 37enne agisce e parla già da leader, come carisma e curriculum gli impongono di fare, ma fisicamente ha già mostrato una buona gamba, non disdegnando il pressing sulla bandierina anche a ridosso del novantesimo. Su quella fascia c’è sovrabbondanza, ma le seconde prove di 4-4-2 hanno detto che può essere un vestito giusto per una squadra che soprattutto in mezzo al campo ha le pedine contate, soprattutto a livello over e con Ronzoni non mandato in campo al pari del giovane Sberna. Con la Pro Vercelli avremo risposte più certe, ma è sempre più chiara l’esigenza di completare la rosa con un centrocampista e con un attaccante che possa lasciare al giovane Longo il tempo di crescere senza un carico opprimente sulle spalle: se gli obiettivi sono Marotta e Caturano, per il secondo servirà un ricco biennale per farlo muovere da Cesena. Di offerte alla società non ne sono arrivate, ma il capitano è certamente in uscita.
Intanto oggi nasceranno i gironi di Serie C, con gli organici finalmente completati dopo i ripescaggi di Fermana e Torres al posto di Fermana e Campobasso, i cui ricorsi sono stati rigettati dal Tar del Lazio durante la mattinata di mercoledì. Per il Lecco poco in ballo: sicuro l’inserimento nel girone A, con le posizioni di Alessandria e Piacenza a tenere banco. Domani, venerdì 5, a mezzogiorno conosceremo invece il calendario bluceleste. Non resa nota l’ufficializzazione del tabellone di Coppa Italia, ma di solito cade comunque in una di queste due date.
Serie C: questi i gironi 2022/2023?
L’incognita, dicevamo, è legata al duo Alessandria-Piacenza. Di base i grigi, freschi di retrocessione in terza serie, dovrebbero finire nel girone B, mentre i biancorossi verrebbero divisi dal Fiorenzuola e rimarrebbero nel girone A. Una scelta, basata sul criterio territoriale – la città emiliana è più a nord di quella piemontese – che non sarebbe gradita dalle parti del “Garilli”, dove la volontà è quella di disputare i derby con le corregionali. Nessuna richiesta formale è stata fatta pervenire sul tavolo della Lega, ma entrambe preferirebbero uno scambio di raggruppamento, anche se questo vorrebbe dire inserire tre retrocesse su quattro – oltre a Vicenza e Pordenone – nello stesso raggruppamento: una linea di pensiero parla di uno spostamento dei Ramarri nel girone B con la Virtus Entella collocata nel raggruppamento del nord Italia. Allo stato attuale la composizione potrebbe essere la seguente:
Girone A: Albinoleffe, Arzignano Valchiampo, Feralpisalò, Juventus U23, Lecco, Mantova, Novara, Padova, Pergolettese, Piacenza, Pordenone, Pro Patria, Pro Sesto, Pro Vercelli, Renate, San Giuliano City Nova, Trento, Triestina, Vicenza, Virtus Verona.
Girone B: Alessandria, Ancona, Carrarese, Cesena, Virtus Entella, Fermana, Fiorenzuola, Gubbio, Imolese, Lucchese, Aquila Montevarchi, Olbia, Pontedera, Recanatese, Reggiana, Rimini, San Donato Tavernelle, Siena, Torres, Vis Pesaro.
Girone C: Avellino, Catanzaro, Cerignola, Crotone, Fidelis Andria, Foggia, Virtus Francavilla, Gelbison, Giugliano, Juve Stabia, Latina, Messina, Monopoli, Monterosi, Pescara, Picerno, Potenza, Taranto, Turris, Viterbese.
