
Ancora una volta il canottaggio di Mandello sugli scudi a livello internazionale. Il comune lariano si conferma fucina di campioni e vittorie nel remo, e Andrea Panizza uno degli interpreti della disciplina più forti degli ultimi vent’anni. Il quattro di coppia – specialità olimpica – con il mandellese delle Fiamme Gialle/Canottieri Moto Guzzi si è aggiudicato l’oro ai Campionati europei in svolgimento a Monaco di Baviera.
Con Panizza, sull’equipaggio, Nicolò Carucci (Sc Gavirate), Luca Chiumento (Fiamme Gialle/Sc Padova) e Giacomo Gentili (Fiamme Gialle).
La finale non ha avuto storia, con l’Italia pronta a dettare il ritmo e prendere subito il largo con oltre due secondi di vantaggio ai 500 metri di gara. Gli azzurri accelerano mentre alle loro spalle l’Inghilterra crolla lasciando il passo alla Polonia e alla Romania; questi due armi sembrano poter rientrare su Panizza e soci ma l’Italia riesce a tenerli dietro, vincendo per poco più di un secondo.
Per Andrea Panizza, 24 anni, si tratta del terzo oro in competizioni internazionali, secondo agli Europei. «La strategia era quella di partire forte e mantenere un ritmo alto per tutta la durata della gara – ha spiegato Panizza – Sapevamo di essere forti e di poter vincere e siamo contenti di aver portato a casa questa medaglia d’oro. È stata tirata fino all’ultimo, ma l’abbiamo spuntata noi».
La dedica speciale di Martino
Chi è già leggenda da anni è Martino Goretti, 36 anni, all’ottava medaglia internazionale (quattro gli ori): il suo quattro di coppia Pesi leggeri (Antonio Vicino-Marina Militare, Martino Goretti-Fiamme Oro, Niels Torre-Carabinieri/Sc Viareggio, Patrick Rocek-Sc Lario) ha vinto nettamente la finale sulla Germania.
«In questi giorni lo specchio d’acqua non era stato perfetto ed eravamo preparati alle peggiori condizioni, ma devo dire che oggi a parte un po’ di vento le condizioni erano ideali – ha commentato Goretti – Gareggiare qui è sempre piacevole, l’acqua così trasparente come in nessun altro bacino remiero rende questo posto davvero speciale. Sulla gara dico che non volevamo arrivare allo sprint e giocarcela così all’ultimo, e abbiamo fatto quanto volevamo. Grazie alle Fiamme Oro, a Valter Molea e Stefano Schivo per questa medaglia che dedico a Giuseppe Moioli come regalo per i suoi 95 anni appena compiuti».
