Il calcio d’estate si gioca su vari fronti. C’è quello del mercato, che vede il Lecco sorprendentemente avviato verso l’ingresso in rosa di un altro portiere dopo aver vissuto un’intera estate con le porte girevoli in seguito all’addio di Marco Pissardo, migrato verso Novara: il titolare dovrebbe essere Riccardo Melgrati, reduce da una positiva seconda parte di stagione con il Pontedera, ma l’italo-brasiliano attualmente ha anche cambiato svariati compagni di reparto tra il partito Rubbi, l’infortunato Stucchi e il giovanissimo Maffi, senza contare Bonadeo e Pulze che sono migrati altrove c’è da qualche settimana. Prima di una punta, Tacchinardi si troverà probabilmente con il giovane Burigana da gestire insieme al preparatore Alessio Locatelli e francamente il tutto si spiega solo con una possibile cessione di già c’è in tempi brevi.
Il calcio d’estate si gioca anche sui tavoli della giustizia. Sportiva, in primis, e ordinaria, tornata prepotentemente a contaminare con i propri tempi anche la sorella minore: la sospensiva sull’estromissione del Teramo era “chiamata”, anche se il caso dei biancorossi – tra indice di liquidità sforato e un pesante debito ancora da saldare – rimane ben più spinoso rispetto a quello del Campobasso, che doveva 60mila euro all’Agenzia delle Entrate: si affaccia la possibile disputa in sovrannumero, più a 61 che a 62 squadre, della prossima stagione, con l’inserimento dei molisani come 21esima compagine del girone C dove hanno ben figurato nel corso della passata annata. Fate in fretta e non andate oltre il 25 agosto, dato che era possibile evitare un discretamente vergognoso rinvio dei campionati, facendo attendere 21 assurdi giorni per la discussione di due casi conosciuti a menadito da settimane: si è già andati fin troppo in là con i tempi.



















