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Nesta, le ragioni dell’addio pro tempore (mal digerito). Sabato pieno: calendari, Coppa e amichevole. Il futuro digitale della Lega

Il trasferimento in prestito del centrocampista di Narni non è stato preso bene dalla piazza, alle prese con un nervosismo sempre meno latente. Intanto a Firenze si preparano tante mosse sul fronte mediatico

Gian Marco Nesta BONACINA/LCN SPORT
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La cessione in prestito di Gian Marco Nesta alla Viterbese ha stupito l’ambiente lecchese. Secondo i tifosi, infatti, sarebbero stati altri gli elementi da direzionare altrove, pur riconoscendo una certa sovrabbondanza di elementi sulle fasce laterali e, difatti, quella del nativo di Narni potrebbe non essere stata l’unica partenza, con Longo che dovrebbe lasciare in caso di arrivo di Eusepi, trattativa ora in vetta alle graduatorie blucelesti e verso la quale filtra fiducia. Diciamo che il trasferimento in uscita ha avuto l’effetto di mostrare una volta per tutte il nervosismo sempre meno latente di una piazza che aspetta, insieme a mister Alessio Tacchinardi, un centravanti fatto e finito. Trasferimento che, comunque, ci può stare: per Nesta, all’ultimo anno da under, è necessario mettersi in mostra con continuità e a Lecco non avrebbe avuto la possibilità di farlo; da qui la decisione di espatriare fino a giugno 2023, quindi, ma certo è che dalle parti di via Don Pozzi c’è da gestire anche un nervosismo crescente che non è proprio solo dell’ambiente circostante. Il Lecco, poi, aveva la necessità di liberare spazio nella lista dei 24 giocatori da depositare in Lega: oggi saremmo ancora sul filo del tetto – a quota 25 elementi -, anche tenendo conto che il classe 2003 Zuccon riempirà il posto ”bonus” a disposizione e non farà parte del conteggio. Sempre con la situazione di Galli da definire e la complessa idea Masini da far maturare.

La giornata di sabato, intanto, sarà importante su vari fronti: ci sarà l’amichevole a porte chiuse con la Virtus Verona ed entro allora si conosceranno anche calendari e, credibilmente, abbinamento del Primo Turno di Coppa Italia di categoria, momenti segnati con la “x” rossa sul calendario dei tifosi. Prima, però, si dovranno conoscere le decisioni del Consiglio di Stato sui casi Campobasso e Teramo: verdetto atteso per la mattinata odierna, con scenari non semplici da decifrare prima del tempo, anche se la logica dice che sono i molisani ad avere parecchie più speranze di reintegro. Incassato il verdetto, la Lega agirà di conseguenza, eventualmente adeguando il format (da 60 a 61-62 squadre) e compilando i calendari: non da escludere aprioristicamente che a Firenze decidano di fare tutto oggi, risparmiando un po’ tempo in una fase caratterizzata da un certo spreco.

AGGIORNAMENTO – Campobasso e Teramo, ricorsi respinti

La Lega Pro sta avviandosi anche verso una certa rivoluzione digitale: il broadcaster Eleven Sports potrebbe entrare a far parte dalla galassia di Dazn a partire dalla stagione 2023/2024, dato che quella quasi pronta a iniziare sarà l’ultima coperta dal bando vinto dall’attuale emittente. Non solo: il vicepresidente Vulpis ha fatto chiaramente capire che la strada per un futuro sui videogiochi, dopo quella percorsa per il mondo NFT, è abbastanza tracciata, un po’ come avviene per tutti gli altri centri polari del calcio europeo che hanno la propria terza serie presente sul celebre titolo Fifa; Oltremanica si arriva anche alla quinta, fate voi. Le Aquile giocabili in tutto il mondo: mica male.

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