
Diatribe di mercato messe da parte. Finalmente, in tutta onestà. Oggi il Lecco torna in campo per una partita vera che manca da quattro mesi e due giorni, da quella sconfitta interna con la Pro Patria che ha segnato la seconda prematura uscita consecutiva dai play off promozione. In mezzo ci sono stati giorni, settimane, mesi di controsensi e un mercato estremamente corposo, fatto anche di tanta pancia oltre che di qualche buon colpo. Quanto di buono o meno buono combinato in questo periodo si vedrà sul campo del “Gavagnin Nocini” di Verona dalle 17.30 odierne in avanti: non esattamente il più semplice dei debutti, che dir si voglia, dato che la Virtus ha fatto della propria casa un fortino non facilmente espugnabile, il luogo in cui trarre i punti necessari per vivere in tranquillità lo scorrere delle stagioni sportive. La compagine allestita e guidata da Gigi Fresco sa proporre tutto ciò che caratterizza una squadra di Serie C: fisicità, compattezza, aggressività, lotta sulle seconde palle e cinismo, ingredienti che giusto a marzo costarono un inaspettato passo falso alla banda di De Paola. Una partita tosta, in sintesi, aspetta le Aquile, la partita di campionato numero 3333 della storia bluceleste, play off, play out e spareggi compresi (dati Birelli).
Mister Alessio Tacchinardi, al secondo debutto in bluceleste, ha spiegato di aver visionato quella gara «durante le notti insonni» passate a ragionare su una squadra da rinforzare e da mandare in campo nella miglior condizione possibile. Dovrà far di necessità virtù soprattutto in difesa, reinventandosi Celjak come centrale al fianco di Pecorini: in quella zona la coperta è veramente corta, Monaco sarebbe stato un rinforzo di vitale importante a prescindere dal fatto che Battistini rientrerà per il match con la Pergolettese della prossima settimana. Sicuramente se ne parlerà ancora, del mercato bluceleste, ma intanto bisognerà iniziare subito a muovere la classifica per non incappare nelle ansie che abbiamo imparato a conoscere in questi anni.
