
Sembrava un traguardo lontanissimo, ma quello di Lecco-Mantova è stato tagliato. Alle 14.30, finalmente, le chiacchiere staranno a zero e tornerà a parlare solamente il pallone. Con i residui delle ore piovose, tra l’altro, a bagnare l’esordio come allenatore di mister Luciano Foschi, fresco di ufficializzazione dopo l’esonero di mister Alessio Tacchinardi e i vari giorni passati a condurre il gruppo nonostante la mancata firma del contratto, arrivata solamente nella tarda mattinata di mercoledì. Questo perché «il patron Paolo Leonardo Di Nunno era a Sanremo» in vacanza già nel momento in cui affidava l’incarico all’allenatore di Albano Laziale: chiamata arrivata intorno alle 21, più prima che dopo, di conseguenza rimane difficile credere alla versione dato che lo stesso patron alle 19.20 era ancora allo stadio “Rigamonti-Ceppi”. Lecco-Sanremo son tre ore e mezza senza soste, tra l’altro di sabato sera su una strada perennemente afflitta da problemi di traffico e cantieri.
Voltando pagina, è chiaro che il bene superiore rimane il Lecco: con il Mantova servono tre punti e, possibilmente, una prova convincente per scacciare la pesantezza del post Pro Sesto. La classifica è, ovviamente, ancora cortissima sia per una lettura positiva che per una negativa: i blucelesti devono stare attenti soprattutto a non farsi male da soli, oggi pomeriggio, visto che poi inizierà una lunga serie di partite con compagini della zona alta della graduatoria o su campi storicamente non fortunati. Quello autunnale è, inoltre, il periodo più difficile durante la gestione Di Nunno, anche se stavolta il patron ha iniziato a puntare i piedi ben prima del tempo e ha portato a termine il cambio tecnico più rapido di questi sei anni in sella. A mister Luciano Foschi non possiamo che fare l'”in bocca al lupo”, per le sue sorti professionali e per quelle strettamente legate del Lecco. Nonostante le tante contraddizioni che hanno accompagnato il suo arrivo.
