Calcio Lecco 1912 7: serviva giocare male, ma farlo bene. Paradosso? Mica tanto, piuttosto una virtù. Foschi cambia quasi tutto, l’Arzignano quasi niente: i blucelesti speculano sulle poche energie dei veneti e controllano dal primo al novantesimo minuto. Sintesi: maturità.
Melgrati 6: stavolta non c’è bisogno di usare gli effetti speciali. Ordinaria amministrazione e via andare.
Celjak 6: lui parte con qualche difficoltà e un giallo mica banale sulle spalle. Poi prende le misure e la sofferenza lascia spazio alla relativa tranquillità.
Battistini 7: rompe spesso la linea e in una circostanza un pallone potenzialmente sanguinoso gli rimane tra i piedi. Alla fine ci mette la testa e fa 2-0 alla prima da capitano, con tanto di primo posto come contorno. Ci sono giornate peggiori.
Enrici 6: il secondo tempo l’Arzignano lo passa spesso dalla sua parte del campo e in qualche circostanza deve abbozzare. Niente per cui dover passare la notte in bianco, comunque.
Zambataro 7: per continuità di rendimento nei 90′ è il migliore per distacco tra tutti quelli scesi in campo. Gli manca solo la ciliegina, ma la torta è pregiata.
Ilari 6,5: dopo due minuti mura Grandolfo al limite dell’area piccola, poi gioca soprattutto in fase difensiva. Paradossale per uno con le sue caratteristiche, ma la partita chiedeva questo.
(dal 33′ st Zuccon sv).
Lakti 7,5: considerata la quantità di pareri presi in questa prima parte di campionato, è giusto premiare una prova super con il premio di migliore in campo. La sua giocata, rifinita da Pinzauti, apre la partita. Sfiora il gol due volte.
Galli 6: alla terza partita da titolare di fila nel giro di una settimana, pensa più che altro a giocare di spada. Non ruba l’occhio, ma si fa apprezzare per il temperamento.
(dal 33′ st Girelli sv).
Rossi 6: un paio di discese interessanti sulla sinistra, ma senza l’adeguata precisione al momento del cross. Diligente e ordinato, comunque.
(dal 7′ st Giudici 6,5: quaranta minuti a tutta e con una certa pericolosità. Dal suo piede parte la palla che Battistini scaraventa in porta).
Scapuzzi 6,5: su di lui Molnar deve usare anche le maniere cattive, spendendo un probabile fallo da rigore non sanzionato da Catanoso. Poco meno di un’ora al servizio della squadra.
(dal 7′ st Buso 6: allunga le squadra con qualche azione di rimessa, senza crearsi il varco giusto per provare a far male).
Pinzauti 7: secondo gol di fila, partita ancora una volta interpretata con la solita intelligenza tattica. È uno degli uomini del momento.
(dal 26′ st Mangni 6: bene o male è chiamato a svolgere gli stessi compiti di Buso ed esegue).
All. Foschi 7: cambiare così tanto era un rischio, per quanto necessario e calcolato. Al momento ha in mano una squadra che gli permette di poter fare certe scelte a cuor leggero.
Arzignano Valchiampo 5,5: l’impegno non fa difetto, ma le energie sono poche e il costrutto ancora meno. Una sola, grande occasione dopo nemmeno due giri di lancette, poi poco o nulla dalle parti di Melgrati. Bene Tremolada dalla panchina.
Volpe 6; Cariolato 5,5, Bonetto 5,5, Molnar 6, Davi 6 (dal 7′ s.t. Gning Koly 5,5); Casini 6, Tardivo 6 (dal 24′ s.t. Bontempi 6), Barba 6; Cester 5 (dal 7′ s.t. Lunghi 6); Parigi 5,5 (dal 24′ s.t. Fyda 5,5), Grandolfo 6 (dal 17′ s.t. Tremolada 6,5). All. Bianchini 5,5.
Arbitro sig. Catanoso di Reggio Calabria 5,5: troppi fischi, decisamente troppi fischi, tranne quando lascia correre su Molnar-Scapuzzi una potenziale azione da rigore. Fortuna sua che non pesa sul risultato finale.
