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Vula bàss e schiva i sàss. Nel frattempo, godiamocela

I blucelesti guardano tutti dal primo posto della classifica, un traguardo medio assolutamente insperato fino a poche settimane fa, ma altrettanto meritato per quanto espresso in campo

Il Lecco sotto il settore ospiti del "Dal Molin" BONACINA/LCN SPORT
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Usare la testa. E il Lecco ha applicato. Alla lettera. Ad Arzignano i blucelesti hanno vinto (0-2) con due conclusioni aeree di Lorenzo Pinzauti e Matteo Battistini. Due stoccate per avere la meglio su un campo difficile, ancora inviolato nonostante il passaggio di varie big e al cospetto di una compagine che fino a ieri aveva totalizzato zero punti solamente contro il Pordenone. Mica poco. Partita sporca e bruttina, quella del “Dal Molin”, ma i blucelesti hanno applicato il tema tattico più logico: adattarsi a match fatto soprattutto di palle lunghe e lotta sulle seconde, di palle, ma tenendo un baricentro abbastanza alto per recuperarle quanto più in alto possibile. E proprio così è nata la rete spacca-partita: pressione sulla trequarti di Erald Lakti, progressione palla al piede, cross al centro e girata in fondo al sacco di Pinzauti. Partita perfetta, per uno come il centrocampista italo-albanese, che quando c’è da battagliare tendenzialmente non si tira mai indietro e stavolta c’ha messo anche quel tocco di qualità che in altri casi era mancato.

La squadra guidata da mister Luciano Foschi guarda tutte le altre dall’alto verso il basso e se lo merita fino in fondo per quanto sta mostrando. Fa abbastanza strano dirlo, anche se due anni fa di questi tempi era già capitato: dopo la vittoria ampia (0-3) nel Derby del Lario, infatti, le Aquile si ritrovarono davanti a tutti dopo aver disputato poche partite. Dopo 10 gare già messe dietro le spalle, invece, la questione è un pochino più seria: la realtà è che quel vecchio adagio “vula bàss e schiva i sàss” torna sempre utile, tanto che bomber Davide Castagna se lo giocò in conferenza stampa dopo la roboante vittoria all’esordio (3-1) con il Sankt Georgen al “Rigamonti-Ceppi”. Di voli pindarici da queste parti ne abbiamo fatti fin troppi durante gli ultimi anni, salvo venir riportati con i piedi per terra nel giro di veramente poco tempo: il girone è tosto, dal livello medio alto e tutte hanno vissuto o stanno vivendo un periodo di magra. Il Lecco, sfruttando la spinta compattezza in campo, sta mettendo parecchio fieno in cascina per mettersi quanto più possibile al riparto da spiacevoli imprevisti, ma nel frattempo la piazza merita di godersi il ritorno alle luci della ribalta dopo un avvio nell’oblìo quasi totale.

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