
Il Lecco primo in classifica. L’avete sentito il brividino di soddisfazione? Ricapitoliamo le puntate precedenti: i blucelesti sono tornati davanti a tutti a due anni di distanza dall’ultima volta, 10 punti dopo Como 0-3 Lecco dell’11 ottobre, quarta giornata d’andata. Dopo almeno 10 giornate giocate, invece, l’ultima volta risale al 12 dicembre 1976, 14^ giornata, 21 punti insieme a Cremonese e Udinese. Roba seria, insomma. Durerà? Se si, per quanto? Onestamente, chissenefrega. Dopo un periodo maggio-settembre stretto tra nervosismo e una discreta quantità di schizofrenia in fase di calciomercato, con tanto di giocatori prima presi e poi mandati via, ma anche un allenatore cacciato in un amen, respirare finalmente un po’ di aria buona è salubre e assomiglia anche a un bel risarcimento per quei mesi che non possiamo dimenticare e non vorremmo tornare a vivere. Il momento è propizio e va portato avanti per quanto più tempo possibile: prima il Trento in casa, poi Pordenone e FeralpiSalò in trasferta.
Le ultime due sono materiale decisamente interessante, ma anche le altre Aquile del girone possono vantare un comparto che, tecnicamente parlando, è secondo a poche altre compagini del girone. Poi il calcio, fortunatamente, ha altre componenti che stanno premiando proprio il Lecco. Compattezza, cinismo, intensità, aggressività, soprattutto mentalità: caratteristiche che la squadra di mister Luciano Foschi sta riuscendo a scaricare con continuità sul terreno di gioco. La vittoria di Arzignano era tutt’altro che scontata: farsi attaccare e aspettare il momento propizio, accettando di dover giocare male per mezz’ora, è sinonimo di consapevolezza e maturità. Poi è chiaro che attualmente giri tutto bene: la positività chiama altra positività, ma bisogna costruirsela e meritarsela. Che questo momento possa durare a lungo è un problema molto relativo: godiamocelo fino in fondo, possibilmente tutti insieme al “Rigamonti-Ceppi”. Dopo mesi di vacche magre, ce lo meritiamo tutti.
