Una pressione più alta si vive dalle parti del “Rigamonti-Ceppi”. Impossibile non parlare del primo posto in classifica, che da queste parti non rappresenta proprio una cosa comune, e non guardare gli striscioni apparsi anche nei dintorni dell’impianto di via Don Pozzi. Pressione positiva, s’intende, ma comunque che da un certo pubblico di vista spingerà i blucelesti a dare di tutto e di più per soddisfare la sete dei propri tifosi, attesi in numero maggiore rispetto al solito per la partita interna con il Trento di domenica. Gialloblù che sono in un momento di palese difficoltà, ma che in pancia hanno anche un bel quantitativo di giocatori in grado di poter risolvere le gare da un momento all’altro. Saltato mister Lorenzo D’Anna, oggionese, ormai da qualche tempo, mister Bruno Tedino&Co sono reduci dal punto interno conquistato con il Piacenza (2-2): difficoltà difensive, con varie pedine non a disposizione per infortunio, ma anche potenziale offensivo da tener ben presente per la capolista del girone A di Serie C. Temi toccati anche da mister Luciano Foschi nel corso della conferenza stampa di presentazione.
Verso Lecco-Trento, le parole alla vigilia di mister Luciano Foschi
Mister, per la prima volta c’è una netta favorita e siete voi:
«Non lo so, non penso che in questo campionato si possano definire le favorite. Le squadre sono tutte uguali e la classifica non rispecchia il Trento, che non a caso ha già cambiato allenatore. Sono ambiziosi e costruiti per fare un campionato migliore rispetto a quello condotto finora. Non credo che domani possa esserci una favorita, non dobbiamo perdere di vista la nostra dimensione e ciò che ci ha portato a essere in quella posizione. Domani ci saranno tante difficoltà, come in tutte le partite: essere primi fa piacere come lo fa vedere volantini e striscioni, ma alla decima giornata non vale niente. I ragazzi si stanno meritando le loro attenzioni, speriamo in una bella cornice».
Avete un po’ di pressione positiva:
«È chiaro e normale, questa pressione dobbiamo usarla in questo senso senza farla diventare presunzione. I tifosi devono essere una spinta e non una preoccupazione, noi siamo ben contenti di averli. Spingeranno i ragazzi verso il massimo risultato finale, noi raccoglieremo quanto ci saremo meritati. Creare una cosa così è importante e bello, dobbiamo dare continuità di risultati per rimanere in alto il più a lungo possibile. Se arrivano i risultati per star lì è un bene, si lavora meglio».
Sugli indisponibili:
«Tordini, Berra e Longo, che ha avuto un problema a un piede già qualche settimana fa, per infortunio. Simone sta facendo delle terapie, si tratta di un problema all’osso dell’alluce, probabilmente un edema: l’abbiamo fermato giovedì. Lepore? È rientrato in squadra giovedì, quindi è abile e arruolabile».
Potete lavorare sulle loro mancanze:
«Non si può speculare su niente, nel calcio. Alleno il Lecco e non il Trento, se hanno cambiato allenatore ci sono difficoltà che noi dobbiamo essere bravi ad amplificare. Mi vien da dire che segnano tanto e davanti hanno dei giocatori importanti, a nomi e numeri visti i vari Bocalon, Brighenti e Belcastro. Noi possiamo insistere sul nostro gioco per mettere in difficoltà anche loro».
Sulla vostra formazione:
«Ad Arzignano ho mandato in campo la formazione migliore, è stata fuori gente stanca. Io mando in campo chi sta meglio e mi dà più garanzie, a volte li azzecco tutti e in altri casi sbaglio. Ci sono delle scelte e non dei cambi, domenica scorsa avevamo bisogno di gente fresca e così si sono dimostrati. Per cui? Sceglieremo undici elementi freschi, puliti e pronti per battagliare».
Verso Lecco-Trento, i convocati di mister Luciano Foschi
Ventisei giocatori chiamati da mister Luciano Foschi, che ha optato nuovamente per la convocazione di quattro portieri. Assenti Tordini, Berra e Longo, rientra Franco Lepore.




















