
Pordenone e Lecco si ritrovano in Friuli a 39 anni abbondanti di distanza. Era il 3 aprile 1983 quando neroverdi e blucelesti si affrontarono al vecchio “Bottecchia”, stadio lasciato dai Ramarri nel 2019 per l’incompatibilità con la Serie B. Padroni di casa in campo con Da Pieve, Canzi, Carlo, Spigariol, Fortunato, Semenzato, Peressoni, Canzian, Sambugaro, Dominissini e Peressotti, con tanto di subentro all’ora di gioco di un giovane Minincleri che una decina d’anni dopo si trasferì sul Lario. Blucelesti impegnati in una stagione che terminò malissimo, con la retrocessione in Interregionale, e schierati con Rinaldi, Marconi, Barboni, Pala, Pedretti, Arrigoni, Bonini, Pozzoli, Tedoldi, Berlinghieri e Folli, come rammentato dal libro “Tutto il Lecco partita per partita”. Sconfitta per 2-1 nonostante la rete dello 0-1 arrivata al 68′ e firmata da Tedoldi, ennesimo passo falso che costò la panchina a mister Angelo Longoni e portò al subentro di Pasquale del Giudice nel pieno degli ultimi anni di vita del Presidentissimo Mario Ceppi.
Pordenone-Lecco nel segno di Vinicio Facca
Pordenone-Lecco è anche una partita da giocare in nome di Vinicio Facca. Nato e cresciuto ad Azzano Decimo, comune al confine con la città capoluogo di provincia, a 20 anni si trasferì in riva al lago per affrontare la prima e storica stagione in Serie A della storia bluceleste, mandato in campo per 28 volte da mister Angelo Piccioli durante quell’annata magica. Una storia intensissima, quella tra il difensore friulano e i blucelesti, fatta di 226 presenze e interrotta bruscamente il 2 giugno 1968 a causa di una scheggia arrivatagli dritta nell’occhio destro durante dei disordini avvenuti allo stadio di Verona. I medici furono obbligati a rimuovere l’occhio e, ovviamente, la carriera di Facca s’interruppe bruscamente a circa duecento chilometri dalle terre in cui è morto nel 2011, generando una grande commozione su entrambe le sponde calcistiche e non solo. Un grande, che Lecco ha amato e ricorda spesso anche a sessant’anni di distanza: fategli onore.
