Seguici

Calcio

Post partita | Foschi: «Grande spirito di squadra». Ilari: «Sapevo che sarebbe arrivato il mio momento». Scazzola: «Troppo facile»

Bella rimonta dei blucelesti contro il Piacenza, in vantaggio nei minuti iniziali per un marchiano errore. Le Aquile hanno reagito e ora si godono una classifica che sorride

Condividi questo articolo sui Social
Tempo di lettura 5 minuti

Segnali di maturità del Lecco. Il regalone in avvio di Pecorini, il gol di Morra a porta quasi libera, la grande reazione, le tante occasioni da gol, il pareggio di Ilari e un crescendo concretizzato nella ripresa nelle marcature di Buso su rigore e, nuovamente, di Ilari con una bella zuccata. Successo strameritato, al netto delle palle per i possibili 0-2 (gran parata di Melgrati) e 2-2 (traversa su calcio d’angolo) che hanno tenuto il Piacenza a distanza di sicurezza. Per i blucelesti è un successo molto pesante, che permette di volare al secondo posto in classifica e di mettere tanta distanza rispetto agli stessi emiliani, ma più in generale rispetto alla zona calda della graduatoria.

Post Lecco-Piacenza, le parole di mister Luciano Foschi

Mister, avevate voglia di complicarvela da soli:
«No, lo era già. Sono scorbutici, a livello di gioco offrono meno di altre squadre ma era complicata. I ragazzi hanno sostenuto subito Pecorini, abbracciandolo e incoraggiandolo, poi per la prima volta abbiamo ribaltato un passivo. Questo rende merito allo spirito di squadra, gli errori individuali capitano e Simone si è ripreso in corso d’opera».

Si è sentita la mancanza di Battistini ed Eusepi per il gioco sulle fasce:
«Eusepi non c’è, tutte le volte me lo chiedete ma non c’è. Non è che mi manchi, quando abbiamo messo Ilari come sottopunta ha fatto grandi cose. Tecnicamente parlando è stata la miglior partita della mia gestione, con una reazione positiva. Poi è vero che Eusepi è importante, ma non ce l’abbiamo: non mi sento in diritto di chiedere niente, se gli attaccanti fanno 10 gol a testa non c’è bisogno di prenderne altri. Se arriviamo a 35 punti, perché dobbiamo prendere tanto a gennaio? Se il presidente prende giocatori dalla Serie A e dalla Serie B che io non chiedo, è un altro discorso. Al mercato non penso, a Natale mi metterò a studiare gli avversari».

Avdete due signori giocatori come Maldonado e Ilari:
«Questi ragazzi stanno facendo cose importanti se ne parlate così. Io non sono mai contento, il mio lavoro sta nel migliorare sempre di più. Se regaliamo delle soddisfazioni, vuol dire che i ragazzi si stanno mettendo in mostra e stanno facendo vedere quanto sono validi. L’asticella si alza e si abbassa, con 24 punti fatti dobbiamo cominciare a credere di avere dei valori, ancora non se ne rendono conto».

Sul centrocampo:
«Meno male che ho l’imbarazzo della scelta. Io voglio impazzire e non dormire la notte, quando ne hai tanti bravi non c’è nessuno da prendere e i cambi non ti fanno sbagliare. Ben venga, se vuoi fare un campionato di un certo tipo devi avere delle alternative pari rispetto a chi va in campo. Il nostro lavoro sta nel mettere tutti i ragazzi nella stessa condizione, gli allenamenti sono più lunghi perché ogni esercitazione la fanno tutti e 28 gli elementi, è un loro diritto».

L’approccio alla gara è stato giusto, sottolineiamo la gara anche di Giudici:
«Sottolineatelo, ma sono contento di tutta la squadra. A volte azzecchiamo e altre volte sbagliamo le scelte: sono dettate da ciò che vediamo in settimana, mi fa piacere che Carlo abbia fatto due gol e della prestazione, ma penso sempre al gruppo senza rimarcare la gara di un singolo. Di chi esalta la prestazione ce ne accorgiamo tutti, di chi fa il lavoro oscuro lo fa solamente chi capisce di calcio. Oggi c’è stato il criterio di andare a ribaltare la situazione che si era venuta a creare: mi fa arrabbiare molto l’errore che avrebbe portato al loro 2-0 da un nostro calcio d’angolo».

Sull’ottima condizione fisica:
«Sono pienamente d’accordo e il merito va al mio staff. Merito a loro e alla cultura del lavoro dei ragazzi».

Possiamo cancellare la parola play out?
«Ci mancano 16 punti per essere quasi matematicamente salvi. Quelle sotto di noi corrono, non possiamo distrarci perché è un attimo il passare dall’essere in alto allo scalare in basso. Possiamo toglierci delle soddisfazioni, questo è sicuro».

Post Lecco-Piacenza, le parole di Carlo Ilari

Carlo, due gol di testa:
«È una delle mie caratteristiche, ho avuto la fortuna e la bravura di farne due. Sono contento per i gol, la squadra stava vivendo un momento particolare, anche se non a livello di classifica. Una vittoria serviva, però».

Ti servivano 4-5 partite di fila:
«Avevamo bisogno di creare di più, che fosse da calcio piazzato o meno, per provare a ribaltare la partita. Siamo stati bravi a farlo, queste situazioni ci hanno aiutato. Lo stiramento mi ha tenuto fermo un mese, era difficile rientrare nei titolari. Ho aspettato il mio momento, è arrivato e sono contento di questo, ma non c’era nulla da dire prima. Il percorso fatto era stato ottimo».

Sulla classifica:
«Ci piacerebbe rimanere lì il più possibile. Siamo un gruppo giovane e forte, viviamo partita per partita con le indicazioni del mister e non guardiamo troppo in là».

Sulla gara a livello personale:
«La serata è stata importante per me e per la squadra. Al mister avevo detto che avrei aspettato il mio momento, perchè sarebbe arrivato. Mi sono sempre allenato allo stesso modo, partendo dalla panchina o meno: a livello personale è una serata importante, anche gli altri ragazzi avranno il loro. La dedica? A figlio Leonardo e famiglia, oltre a tutti quelli che mi sono stati vicini».

Sul ruolo:
«Oggi sono partito mezz’ala e ho finita come seconda punta/trequartista. L’importante è avere un gioco per poter attaccare la porta, magari che parta dagli esterni, una partita come oggi».

Post Lecco-Piacenza, le parole di mister Cristiano Scazzola

Sulla partita:
«Per venti minuti è stata in equilibrio, abbiamo preso gol su una situazione che ci capita spesso. Gli episodi hanno determinato, il Lecco ha vinto meritatamente ma questa facilità nel prendere gol su palla inattiva e su calcio d’angolo va avanti da troppo tempo».

Avete avuto anche la palla del 2-0:
«Abbiamo avuto varie palle gol, nella classifica e nella situazione in cui siamo abbiamo sempre fatto due gol a partita. Rischiamo troppo, però, e diamo la sensazione di poter subire sempre».

Condividi questo articolo sui Social

Lecco Channel Web Radio

Diario 1912 - Il nostro podcast

LECCO CHANNEL NEWS TV

SEGUICI SU FACEBOOK

Altre notizie in Calcio