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Post partita | Foschi: «Insultati per cose non vere». Ilari: «Non ho discusso con Di Nunno». Vargas: «Fatto il massimo»

Il tecnico bluceleste visibilmente nervoso in conferenza stampa in merito al post Lecco-Renate, il centrocampista portato di fronte alle telecamere per smentire

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Tempo di lettura 3 minuti

Figurarsi. Ancora una volta il “Carlo Speroni” di Busto Arsizio dice male al Lecco, che perde meritatamente (2-0) contro la Pro Patria e chiude male una settimana da sei punti. Prova non all’altezza delle aspettative per i blucelesti, che rischiano di andare sotto sul rigore – calciato male – da Castelli. Segue la conclusione masticata di Mangni, tutto solo a pochi metri dalla porta, mentre nella ripresa Fietta prima e Stanzani poi battono i due colpi risolutivi. Sterile l’assalto finale, con Del Favero&Co sugli scudi. Per la squadra di mister Luciano Foschi un passaggio a vuoto sicuramente figlio di poca brillantezza a livello fisico e forse anche a livello mentale dopo gli impegni ravvicinati con Triestina prima e Renate poi, decisamente dispendiosi. Il tecnico incentra la propria conferenza stampa sul post-Renate, mentre Ilari viene portato davanti alle telecamere a smentire una discussione «mai avuta» il patron Di Nunno dopo la gara: peccato che il nome del giocatore non sia mai circolato sulle pagine di giornale, online o cartacei che fossero, ma solo sui social network.

Pro Patria-Lecco: l’intervista di mister Luciano Foschi

Mister, mancato Celjak?
«Stamattina ha avuto la febbre a 39°, oggi abbiamo pagato a livello fisico. Abbiamo trovato una squadra che correva più di noi, piuttosto mi dispiace sentire che i tifosi c’insultano per cose non vere. La colpa della prestazione è mia, oggi abbiamo trovato una squadra che andava più di noi: siamo mancati, c’è poco da fare. Era una partita da 0-0, nel secondo tempo il gol l’ha cambiata. Purtroppo, ripeto, oggi ci sono mancate le gambe: complimenti alla Pro Patria. Per il resto vi dico cazzate, così scrivete cazzate».

Ancora sulla questione:
«Bisogna smentire cosa che non esistono… Ai miei giocatori non posso rimproverare niente, il gol di Doudou l’avrebbe potuta cambiare. Con il senno di poi dico: mercoledì abbiamo fatto una battaglia, alla terza partita in otto giorni certe cose capitano. I miei giocatori sono stati fantastici, è negativo il risultato di oggi. Giovedì mattina ci siamo svegliati con più di metà squadra con la febbre, sabato mattina erano quasi tutti recuperati ma quando passi tre giorni a casa con la febbre… La squadra è rimasta in partita».

Pro Patria-Lecco: l’intervista di Carlo Ilari

«Con il presidente non ho avuto alcuna discussione, non c’è stato modo di farlo».

Pro Patria-Lecco: l’intervista di mister Jorge Vargas

Mister, era una partita che temeva molto:
«Era particolare, era un derby e non sempre li vince chi merita».

Sugli episodi:
«Fino al rigore abbiamo sempre fatto la partita, abbiamo rischiato solo alla fine del primo tempo su un cross. Il campo era difficile da giocare e i ragazzi erano stanchi dopo la partita dura con il Pordenone».

Stanchezza si, ma tanto pressing alto:
«Sono stati bravi, hanno corso parecchio contro un squadra che era al secondo in classifica e non perdeva da un po’. Ci siamo adeguati? Si, sapevamo della loro pericolosità sui cross ma i ragazzi l’hanno capito molto bene. Soffrire un po’ era normale».

Sulla serie di partite:
«I ragazzi hanno fatto il massimo in questa settimana difficile. Boffelli? Sapevamo di dover fare delle rotazioni, è sempre stato in campo. Saporetti? Avevo chiaro cosa fare».

Prestazione corale, ma il segreto di Fietta?
«Grande professionista con tanta esperienza, sa gestire tutta la settimana di lavoro. Sa cosa fare quando le partite contano».

Il neo sono le ammonizioni nel finale?
«Dispiace, Nicco era in diffida e dovrà saltare la prossima. Una pausa può fargli bene».

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