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Calcio Lecco: Galati e Stocco “in bocca al lupo” il Lecco ne ha bisogno

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Oggi, al terzo tentativo, gli Invernizzi sono riusciti a cedere la Calcio Lecco. Dopo il primo avvenuto con Giuseppe Calà, poi la non chiara trattativa con la Centobluceleste, quindi con Salvatore Ferrara (n.d.r. anche se qui non ci è ancora ben chiaro se questi sia effettivamente diventato proprietario della Società) ed infine oggi con la definitiva vendita della Società di via Don Pozzi, atto rogitato presso il notaio Giulio Donegana (così recita il comunicato della Calcio Lecco).

Se non è un passaggio storico poco ci manca visto tutto quanto è accaduto da due anni a questa parte. Per raccontarlo non basterebbe una settimana. Una querelle infinita che ha tenuto col fiato sospeso tifosi e appassionati della Calcio Lecco, ma non solo perchè a vario titolo sono stati interessati vari personaggi, primo fra tutti il Sindaco Virginio Brivio, che probabilmente avrà dato il suo "imprimatur" in quanto proprietario dell'impianto dove il Lecco gioca le sue partite e cioè il Rigamonti Ceppi, ma anche in veste di "nume tutelare" di un patrimonio di tutta la città qual'è il Lecco.

A già dimenticavo la cosa più importante e cioè il nome dei compratori (n.d.r. in questo momento penso che quello sia già sulla bocca di tutti): "Sig. Stefano Galati, che ha assunto la qualifica di Presidente della Società e il Sig. Carlo Stocco, in qualità di Socio", così recita il comunicato societario.

Detto questo facciamo un passo indietro e cioè alle 11,00 circa di oggi, orario consueto in cui solitamente la Società comunica il giocatore che si presenterà in "sala stampa" (cioè uno spogliatoio abbastanza malridotto del Bione) per rispondere alle interviste. Invece nessun preavviso pervenuto.

Arrivati al Bione abbiamo assistito ad un'insolita scena e cioè al capannello dei giocatori Blucelesti che parlottavano e qui si era capito subito che qualcosa bolliva in pentola, visto che solitamente arrivano tutti alla spicciolata. Infatti questi recatesi negli spogliatoi si sono fermati per un'ora abbondante a parlare senza andare al campo ad allenarsi.

Sembrava di rivedere la scena di un anno fa al Centro Sportivo Rio Torto in cui si formò una specie di fronda interna contraria all'allenamento, neanche a dirlo per lo stesso motivo: il pagamento degli stipendi arretrati. E così, proprio come circa un anno fa, il tutto è rientrato ed i giocatori sono andati a sostenere la normale seduta di allenamento, anche se le espressioni che si potevano leggere sui loro volti non erano certo quelle di chi avesse vinto al Superenalotto.

A stemperare ed a fugare ogni dubbio ci aveva pensato Tignonsini, chissà perchè proprio lui e non il capitano Castagna, spiegandoci che il ritardo era semplicemente dovuto ad una doverosa analisi della partita di domenica scorsa e "tutti gli hanno creduto".

A completare la giornatona è arrivata poi la notizia della vendita della Calcio Lecco sulla quale Paolo Cesana ci ha dichiarato: "Finalmente, era ora, non ne potevo più di questa storia che sembrava non aver più fine. Sono soddisfatto, settimana prossima probabilmente mercoledì, presenteremo i nuovi proprietari, fra un paio di giorni al massimo pagheremo un'altra mensilità e tutto andrà per il meglio, cominceremo a darci un'organizzazione".

Cesana lei resterà? "Questo al momento non lo so, vedremo".

Ora la parola passa ai signori Galati e Stocco dai quali mi piacerebbe sapere quanto hanno pagato la Calcio Lecco, anzi no questi sono affari economici loro.

Mi piacerebbe sapere anche chi pagherà i debiti pregressi e sanerà le mensilità dei giocatori che mancano. Anzi no, non mi interessa, soldi e affari loro.

Mi piacerebbe sapere se saranno loro a concludere economicamente la stagione, cioè garantire che tutti siano pagati da qui alla fine dell'anno. Anzi no, anche qui sono affari loro.

Quello che invece voglio sapere, ed insieme a me penso anche tifosi, appassionati e compagnia cantante, quali sono i loro programmi organizzativi e previsioni di investimenti.

Mi spiego, non vorrei assistere a repliche tipo: ritiri ai Piani d'Erna, spalti coperti, tabelloni elettronici, dimensioni del campo ridotte, refettori in sede, sala stampa negli spogliatoi o nei bagni, ecc. ecc.

Cose semplici quali che intenzioni hanno di fare con la Calcio Lecco e cioè se ridare un pò di dignità a questa Società centenaria, riportare i tifosi allo stadio, farli sperare in qualche gioia, portare persone competenti e serie che sappiano far calcio, senza bisogno di nomi altisonanti, solo persone con passione per questo sport e per il Lecco. Dalle nostre parti si suol dire "Meglio diventare rossi prima che bianchi dopo".

Detto questo un sincero in bocca al lupo che riusciate a realizzare tutto questo e magari anche molto di più, a Lecco non vi dimenticheranno mai, Ceppi Docet. In caso contrario….Calà "Docet"

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