Cos’abbiamo visto. Il Lecco in emergenza ne dà tre al LR Vicenza con estremo merito e si regala una serata stracolma di magia di fronte a 2.352 spettatori, di cui 580 assiepati in Curva Sud. Il settore ospiti e la Curva Nord hanno dato grandissimo spettacolo, al pari di quello offerto dai blucelesti soprattutto nel corso della ripresa: prima Girelli, poi Pinzauti su rigore, infine Buso al termine di una cavalcata solitaria lunga sessanta metri che non ha lasciato scampo nè al chiavennasco Pasini nè a Confente. Enorme nota di merito per Stucchi e Pecorini, tornati in campo dopo una vita e tra i migliori in campo in una delle serate potenzialmente più difficili della stagione. Oro che cola per mister Luciano Foschi, che torna a vedere la vetta da vicinissimo all’interno di una classifica che definire corta è un eufemismo, ma l’entusiasmo che circonda la squadra in questa serata è da far brillare gli occhi a chiunque abbia a cuore i colori del lago e del cielo.
Lecco-Vicenza, l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, un Lecco con cuore e carattere. Cos’è successo in una settimana?
«Abbiamo riattaccato la spina, i ragazzi sono consapevoli di quelle che sono le loro qualità e determinate doti dobbiamo metterle sempre in campo per quanto non sia semplice perché è dispendioso. Abbiamo semplicemente rivisto quanto combinato a Crema, al di là della prestazione abbiamo preso tre gol su calcio d’angolo e siamo mancati sotto il profilo della concentrazione. Il lavoro è stato sulla testa, dopo le feste c’è chi fa fatica a riattaccare la spina: oggi eravamo anche molto, molto arrabbiati perché sembrava che settimana scorsa avessimo buttato via tutto quanto fatto in precedenza. Il nostro pubblico ci ha spinto a trovare le motivazioni che erano venute meno. Eravamo in emergenza: abbiamo scoperto di avere un portiere importante quando manca Melgrati e ora saranno cavoli miei, Pecorini ha fatto una grande partita come Lepore, Ardizzone ha fatto vedere che giocatore è, gli attaccanti hanno fatto il loro dovere alla grande. Eravamo vivi, dalla panchina scalpitavano i ragazzi per aiutare: sono sintomi, oggi li abbiamo annientati per con tutto il rispetto per il loro valore. Ci deve dare forza e far credere in quello che stiamo facendo, a oggi stiamo facendo qualcosa di veramente importante».
Sull’assenza di Battistini e sulle altre:
«Ieri aveva un fastidio al polpaccio, la risonanza ha mostrato che starà fermo una quindicina di giorni. Ce ne siamo accorti stamattina, ha avuto un risentimento dopo aver finito l’allenamento. Lo sconforto per l’assenza di un giocatore non l’ho mai avuto, è entrato anche Maldini e non se n’è accorto nessuno perché ha dimostrato di poterci stare: sono contento di questo gruppo, mi sento molto soddisfatto di averlo a mia disposizione».
Vi sentite sottovalutati?
«Le partite del Vicenza sono queste: anche con il Padova hanno lasciato l’uno contro uno dietro. L’avevo detto ai ragazzzi: dovevamo farli correre perchè i difensori sono più lenti dei nostri attaccanti. Al di là del gol di Buso, qualcosa di fantastico, nel primo tempo hanno battuto dieci volte il primo tempo in fallo laterale perchè erano in difficoltà. Loro giocheranno così ancora, del resto è solo la prima che perdono con Modesto».
Su Lepore a sinistra e su come sposta gli equilibri in chiave mercato questa vittoria:
«Sapevamo di aver bisogno di un giocatore così su Dalmonte, la giocata che fa sul primo gol è da giocatore di Serie A o Serie B: dà una palla giusta a Girelli al posto di tirare, oggi è sembrato un ventenne e dev’essere preso da esempio perchè è sempre presente anche se gioca tutte le domeniche. Per i più giovani dev’essere qualcosa per crescere. Vale anche per Giudici su Greco, stesso passo. Mercato? Onestamente non ci penso, se la società riuscirà a prendere i giocatori che ci servono bene, altrimenti io sono qua per fare l’allenatore e non altro: non me ne sto preoccupando più di tanti, sto puntando sui giocatori che ho. Sono arrivati giocatori che ci hanno dato una mano, se ne arriveranno altri li metteremo dentro, se non lo faranno andremo avanti così».
In vetta non c’è ancora stato lo strappo atteso:
«C’è da leccarsi i gomiti, questo campionato è così. Nessuno avrebbe scommesso sulla vittoria del Lecco con il Vicenza, forse io su, e su quella del Piacenza a Vercelli. Arriveremo in fondo in questo mondo, mancano 16 partite e ancora aspettiamo la squadra in grado di ammazzare il campionato: si andrà in Serie B con 60 punti e ai play out con 48 magari. Ci godiamo una bella classifica, evidentemente dei valori ci sono se siamo lì: non smetterò mai di ringraziare questi ragazzi».
Sulla crescita di Girelli e sulla prestazione di Stucchi:
«Stefano ha ancora dei margini di crescita molto ampi e ci deve credere: ha doti che hanno in pochi. Per quanto riguarda il portiere, faccio i complimenti al nostro preparatore Locatelli perchè se il primo fa bene e il secondo altrettanto vuol dire che sono allenati bene: anche Simone ha dei margini di crescita importanti, ero molto sereno anche prima della partita».
Lecco-Vicenza, l’intervista di Stefano Girelli
Stefano, cosa devi dare a Lepore per l’assist?
«Qualcosa sicuramente, è stato un gol suo. L’avevamo preparata bene, sapevamo come metterli in difficoltà con le ripartenze in velocità».
Il mister ha detto che devi crescere molto:
«Sicuramente quest’anno sto imparando tanto e crescendo tanto, è un cambiamento che sto notando anche io. Dove si può arrivare nessuno lo sa».
I tempi di inserimento sono nelle tue corde:
«Ci dicono spesso di attaccare forte la porta, continuando a farlo si crea più spesso la possibilità di arrivare davanti al portiere».
La dedica va a…
«A papà Claudio».
Lecco-Vicenza, l’intervista di Francesco Ardizzone
Francesco, sembrava che fossi qui da tempo:
«Non ho assolutamente accusato il cambio di maglia. Questo fa capire che tipo di gruppo è, sono contento di esserne entrato a far parte».
Arrivi da una realtà che è un altro mondo. Il calcio è uguale ovunque?
«Si, poi cambiano i contesti e i modi di lavorare. Avevo bisogno di cambiare aria perché evidentemente qualcosa non ha funzionato: quando ho saputo di questa trattativa non ci ho pensato due volte. Ilari? Abbiamo passato un anno bellissimo a Cesena, chiuso in malo modo purtroppo».
C’era stata la possibilità in estate di venire qui?
«Si, ne ho parlato con il procuratore ma non se n’è fatto nulla. Quando la Turris mi ha proposto quel contratto ho firmato, quando sei svincolato non è semplice».
Nelle tue corde c’è il ruolo di giocatore davanti alla difesa?
«Si, ovviamente prediligo quello di mezz’ala. All’occorrenza ho fatto sia il play che il trequartista, ovviamente con le mie caratteristiche».
Sull’impatto:
«Non potevo chiedere esordio migliore, vincere 3-0 contro la squadra accreditata per vincere il campionato…».
Lecco-Vicenza, l’intervista di mister Francesco Modesto
Mister, una mezz’ora difficile da spiegare:
«Siamo partiti male noi e forte loro, perdendo un mare di contrasti. Nel secondo tempo siamo partiti anche bene, poi abbiamo preso un gol su errore che necessità di lavoro. Il rigore ha indirizzato definitivamente la gara, ma la squadra ha continuato a giocare fino alla fine. Siamo stati sotto le nostre possibilità, non ne facciamo un dramma e ci serve d’insegnamento. Dobbiamo alzare il livello, ho fiducia in tutto il lavoro da fare».
Sulla ripartenza del 3-0 ha pesato l’ammonizione di Pasini?
«Eravamo troppo aperti, ho cercato di mettere gente offensiva. Non era da subire il secondo gol magari, puntando a riaprire la partita: sono episodi che nel calcio esistono, dobbiamo lavorare per imparare a tenere aperte le partite».
Qualcosa si può incrinare?
«Non credo, questa squadra ha avuto un grande atteggiamento sin da subito dopo il nostro arrivo. Prima sconfitta? Ogni tanto ci sta, bisogna capire che nel calcio non c’è niente di scontato e che le altre squadre possono andarti sopra per agonismo e intraprendenza».
Hanno frenato FeralpiSalò e Pordenone:
«Questo campionato è equilibrato e non ci sono partite scontate, bisogna giocare al massimo delle potenzialità per non ripetere gli errori fatti».
Sul fattore ambientale:
«Mi dispiace per i ragazzi, che ci seguono sempre numerosi. Speriamo di riprenderci subito e di fare le nostre cose, ci sono margini per migliorare».
Qualcosa che non rifaresti?
«La gara l’ho pensata così, sicuramente in alcune situazioni si poteva fare meglio. Coppa Italia? Si prepara con la massima voglia, come sempre».
ll mercato dà fastidio?
«A gennaio lo fa, ma finché i giocatori sono a Vicenza giocano per il Vicenza».
Ti aspettavi un Lecco così tonico e reattivo?
«Si, eccome. Questa squadra ne ha messe in difficoltà tante altre, oggi sono stati sopra le nostre potenzialità».
