
La punta e ancora la punta. Come un filo conduttore che sta caratterizzando il mese di gennaio e l’invadente calciomercato invernale. Il Lecco ha appena perso Stefano Longo, ceduto in prestito al Livorno, e ha praticamente già di fronte la sfida con il Mantova. Seconda trasferta consecutiva, senza Lorenzo Pinzauti squalificato e un altro elemento offensivo Carlo Ilari, che si rivedranno insieme a Christian Maldini pochi giorni dopo durante il turno infrasettimanale che opporrà le Aquile all’Albinoleffe. Sembra di essere tornati indietro di un anno: perso Simone Iocolano, l’allora diesse Domenico Fracchiolla si trovò con la necessità di dare un centravanti di peso a mister Luciano De Paola per affiancarlo al prolifico Simone Andrea Ganz. S’inseguì e si trattò a lungo con Andrea Bianchimano, poi passato alla Viterbese per via di un’offerta economica più consistente, alla fine venne portato a termine il trasferimento in prestito di Alessio Nepi dalla Fermana facendo sponda con la Pro Vercelli. Oggi siamo più o meno a quel punto, pur con delle sfumature sostanziali: le querelle Buric e Karlsson le conoscete a menadito, il nuovo attaccante ancora non c’è e il 31 gennaio è dietro l’angolo. Un déjà vu.
L’arrivo delle partite ufficiali ha l’effetto di congelare i discorsi legati al mercato, tanto che durante l’ultimo turno non è stata portata a termine nemmeno un’operazione visto che le questioni predominanti erano quelle di campo. Gino Di Nunno, vicepresidente, si è fatto carico in prima persona della situazione punta e, raccontano le indiscrezioni, la speranza è quella di chiudere rapidamente la partita per permettere a mister Luciano Foschi di avere un giocatore da portare quantomeno in panchina al “Danilo Martelli” di Mantova. Conoscendo le dinamiche di mercato, il tempo che passa non è altro che un nemico e rende difficile la realizzazione del piano: a gennaio o si mettono parecchi soldi – discorso che vale per le varie Trento, Piacenza, Triestina e Padova – oppure bisogna aspettare che si avvii il canonico gioco a incastri. In parole povere, chi ha gli attaccanti in uscita non li cede fino a quando non si è assicurato il sostituto: un discorso che, da quanto filtra, vale anche per il Lecco, in attesa di raccogliere qualcosa dai contatti seminati in queste settimane.
