Il Lecco si riscopre maturo anche in trasferta e sbanca il “Moccagatta” di Alessandria. Pinzauti prima, Mangni poi, in mezzo anche tanta Juventus Next Gen ricacciata indietro anche da una gran prova di Riccardo Melgrati. Lo spartito è quello pensato precedentemente: palleggia la squadra di Brambilla, prova a rompere e ripartire quella di Foschi, che così si costruisce le due palle gol trasformate in oro dagli attaccanti. Vittoria che vale tanto per classifica e umore, anche viste le condizioni non ottimali di vari elementi della rosa: gigante la prova di Federico Zuccon, più piccolo di tanti avversari affrontati eppure gigante al centro della mediana. E il Lecco riguarda le prime da vicinissimo.
Post Juventus NG-Lecco, l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, avete fatto tutto quello che dovevate fare:
«Da tutta la settimana insistiamo nel dire che i giochi ormai sono fatti, dobbiamo mettere in campo quello che siamo senza badare all’avversario. Non dobbiamo pensare a nulla, se non alle nostre cose: abbiamo giocato e rischiato su dei tiri da lontano, il nostro portiere è stato bravo. La prestazione è stata di sofferenza in alcuni momenti, in altri abbiamo fatto vedere che sappiamo giocare creando delle occasioni, sfruttate in due casi. Oggi sono molto contento di chi è entrato, chi gioca da titolare è sempre gratificato ma chi è subentrato oggi ha fatto vedere che possono ritagliarsi degli spazi importanti perché abbiamo bisogno di tutti».
Su Zambataro assente:
«Aveva la febbre, non sapevo se gli sarebbe salita e quindi l’abbiamo lasciato a casa. Speravamo di portarlo, anche Girelli era a mezzo servizio ma per esigenze l’ha fatto. Anche Giudici è uscito per non farsi male e lui si è messo a disposizione: sono contento dello spirito che ha questa squadra».
A 10 giornate dalla fine quali sono le avversarie per la promozione?
«Noi, quelle davanti sono tutte uguali anche se FeralpiSalò, Pordenone e Vicenza probabilmente hanno qualcosa in più. Alla fine, però, la Pro Sesto è in testa e il Lecco è a due punti. All’ultima giornata tireremo le somme, alla fine conterà la continuità di risultato perché in tante baderanno meno al bel gioco e più al risultato finale: noi dobbiamo puntare sulla coralità, altre hanno chi può risolvere con il colpo individuale».
Cosa ne pensi di Zuccon?
«Ha fatto una grande partita, è un 2003 e non va dimenticato. Poteva benissimo giocare benissimo nell’altra squadra e questo fa capire che è un giocatore di prospettiva, importante e l’Atalanta deve leccarsi le dita».
Gol di Pinzauti?
«M’interessa poco (ride, ndr). Ero preoccupato sul fatto che potesse essere in fuorigioco…».
Post Juventus NG-Lecco, l’intervista di mister Massimo Brambilla
Lorenzo, quel gol vi ha risolto un rompicapo:
«La Juventus ha gente solo di passaggio in questa categoria e va sempre presa con le molle. Siamo contenti per la vittoria che fuori casa ci mancava da tanto tempo, abbiamo fatto una buona prestazione. Siamo stati compatti e aggressivi, con il piglio giusto. Gol? Mio, di natica».
Come va con Bunino?
«Ci ho giocato insieme a Teramo e mi trovo bene. Cerco sempre di dialogare con il compagno di reparto, anche oggi abbiamo fatto delle buone cose insieme: c’è affinità con tutti, siamo un bel gruppo».
Il clima nello spogliatoio è…
«Ottimo, viviamo alla giornata e alla prossima partita».
Rischio rilassamento?
«Non ci può essere se vogliamo stare lassù. Dobbiamo entrate in campo arrabbiati per fare risultato».
Punti la doppia cifra?
«È un obiettivo personale e lo punto, certo. Se c’è l’occasione, ce la metto tutta».
Post Juventus NG-Lecco, l’intervista di mister Massimo Brambilla
Mister, nella ripresa vi è mancato qualcosa dietro il centrocampo del Lecco;
«Nel primo tempo doveva finire in parità, subito quel gol ci siamo fatti prendere un po’ dalla frenesia nella prima parte della ripresa. Ci siamo riassestati e abbiamo creato delle buone occasioni ma c’è stato del cinismo».
L’approccio è stato positivo:
«Abbiamo cambiato otto undicesimi della squadra, ma la risposta è stata buona».
Squadra un po’ spenta?
«Mi sembra un po’ troppo, poi è normale che un gol preso a fine primo tempo ha aiutato il Lecco. Abbiamo avuto tre belle palle per pareggiare, ma siamo stati poco cinici, poi il 2-0 ha chiuso i giochi».
Nel primo tempo avete fatto più del Lecco:
«Contro una squadra che si chiude e si riparte non è mai facile, le partite sono sempre equilibrate e gli episodi spostano. Mulazzi? Aveva davanti un avversario di spessore e gamba, sicuramente poteva fare meglio. Bisogna dare merito a una squadra che sta facendo un campionato straordinario e nonostante i cambi ce la siamo giocata. Poli? Ha recuperato bene, eravamo indecisi sul suo impiego ma per noi è importantissimo».
Ci poteva stare una battuta d’arresto:
«Abbiamo vinto quella che serviva, spiace aver perso oggi».
Iocolano assente per…:
«Aveva la febbre».
