Il Lecco cade a Trento. Primo tempo insufficiente per la squadra di mister Luciano Foschi, che va subito sotto e poi permette alla compagine di casa di raddoppiare complice un errore in uscita di Battistini. A metà gara il tecnico vara il butta dentro Mangni e Giudici, la squadra crea quattro palle gol pulitissime ma è proprio l’attaccante a vivere una giornata nerissima sottoporta, facendosi respingere anche il calcio di rigore che chiude virtualmente la contesa già a metà secondo tempo. Dov’è l’equilibrio tra un primo tempo così negativo e una ripresa positiva sotto il profilo del gioco? Infortuni e acciacchi hanno la loro percentuale di peso, indubbiamente, ma una squadra che pensa apertamente al salto in Serie B non può permettersi una quantità di errori del genere nella gara che anticipa le due sfide di cartello con Pordenone e FeralpiSalò. Che il portiere, Desplanches nel caso specifico, risulti in migliore in campo è un segnale, ma evidentemente la delusione rimane parecchia visto l’entusiasmo che accompagnava la trasferta del “Briamasco”.
Post Trento 2-0 Lecco, l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, due errori dietro e tre davanti:
«Riassumendo si può dire così, fatto sta che nel calcio vince chi fa gol. Nel primo tempo non abbiamo fatto bene per niente su errori grossi da non fare, al di là di quello non ci avevano impensierito più di tanto. Dopo 1′ del secondo tempo abbiamo avuto un’occasione clamorosa e sarebbe potuta cambiare la partita, nel secondo tempo la mia squadra ha fatto vedere chi è, ma non possiamo aspettare un tempo e dobbiamo pensare a quello che è successo se vogliamo andare fino in fondo».
Preoccupante questo approccio:
«Ma no, a qualsiasi squadra se togliete sei giocatori va in difficoltà. Dico che si può steccare un attimo un tempo e c’è poco da fare, non è un alibi e non toglie nulla alla prestazione del Trento che noi abbiamo aiutato. Nel secondo tempo siamo stati bravi a creare, ma senza concretizzare e il calcio è fatto anche di queste dinamiche».
Sul rigore calciato da Mangni:
«È uno dei rigoristi e si sentiva di calciarlo. Non è un problema, purtroppo ha sbagliato ma ci sta».
Oggi ti puoi tenere qualcosa attaccato:
«Purtroppo con un altro approccio avremmo potuto ottenere di più, se in 4-5 partite sbagliamo un tempo rimango fiducioso. Abbiamo uno scontro diretto, domenica, al massimo a due punti dal Pordenone che vuole andare in Serie B. Queste due partite ci diranno dove possiamo arrivare, se in vetta o passando da una seconda strada come quella dei play off».
Post Trento 2-0 Lecco, l’intervista di Matteo Battistini
Matteo, vi aspettavate una gara diversa?
«Siamo venuti qua per cercare di vincere, nei primi 10′ l’abbiamo approcciata bene poi abbiamo preso gol su una nostra disattenzione. Il secondo gol è stato uguale, ho perso io l’uno contro uno poi è stato bravo a fare un bel gol. Abbiamo avuto una bella reazione e abbiamo creato tanto, peccato che la palla non sia entrata».
Gara condizionata dagli episodi:
«Siamo rientrati con il piglio giusto, chi è entrato ha dato una scossa ma purtroppo non abbiamo buttato la palla dentro. Bastava una palla sporca per fare il 2-1 e cambiarla».
Il mister ha citato le assenze:
«Sicuramente se sei al completo è meglio per la squadra, ma diverse volte ci siamo trovati con assenze importanti e abbiamo fatto la partita. Oggi abbiamo sbagliato l’approccio del primo tempo. Cosa ci ha detto? Era arrabbiato, era un’opportunità importante che ormai è andata. Abbiamo tre gare importanti in una settimana, siamo a tre punti dalla prima e continuiamo a battere il chiodo forte. Ringrazio i tifosi da parte della squadra, erano tanti e ci dispiace».
Ora due partite di cartello in tre giorni:
«Con il Pordenone abbiamo fatto forse la peggiore partita e vogliamo riscattarci anche per quella sconfitta, ma soprattutto per rimanere in corsa lì davanti».
