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Il Lecco corre verso la storia. Foschi: «Non vogliamo accontentarci. Domani non si va in Serie B»

I blucelesti trovano una delle grandi favorite alla vittoria finale, ma fino a questo momento i neroverdi non hanno dato lo strappo sperato e si trovano tre punti dietro la vetta

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Tempo di lettura 4 minuti

Possono essere settimane storiche per la Calcio Lecco 1912. I blucelesti non si muoveranno da casa loro nei prossimi due impegni e, nel giro di soli tre giorni, riceveranno Pordenone prima e FeralpiSalò poi: due impegni che possono spaccare in due la stagione regolare proprio quando si va verso la conclusione, due momenti che possono fare tutta la differenza del mondo con così poche partite ancora da giocare. Mister Luciano Foschi, un ex, non avrà modo di trovare nuovamente l’amico Domenico Di Carlo, esonerato dai Ramarri dopo il pareggio interno uscito dalla gara con la Pergolettese; dentro l’ex giocatore Mirko Stefani, bandiera dei neroverdi che si trova in mano con una patata bollente ma anche con un’enorme occasione professionale. Ma il Lecco non è nelle condizioni di poter fare prigionieri.

Verso Lecco-Pordenone, l’intervista alla vigilia di mister Luciano Foschi

Mister, può essere una settimana decisiva?
«Non lo so, domani sera nessuno andrà in Serie B e nessuno abbandonerà l’obiettivo. Non possiamo catalogare questa partita come una delle tante, si sono creati i presupposti e siamo stati bravo a farlo; loro sono convinti di salire e hanno cambiato allenatore, ne sono convinti loro che hanno 51 punti e non vedo perchè non possiamo esserlo noi. Arriviamo a questo scontro diretto da vincenti, il Pordenone evidentemente ha cambiato perchè era convinto di aver fatto meno rispetto alle potenzialità. Penso che a settembre avremmo firmato per arrivare a questo momento: bene, ma non ci vogliamo fermare nè accontentare, è un punto di partenza».

L’avevi preparata per affrontare Di Carlo?
«Mi dispiace per Mimmo, sono convinto che alla fine sarebbe potuto saltarci fuori tranquillamente, poi le dinamiche non le conosco. Se parliamo di numeri, io con lui al massimo ho pareggiato… Mirko Stefani è stato un mio giocatore e lo conosco bene, non so dirvi cosa farà perchè non ha mai allenato ma è una grande opportunità. Pensare di avere dall’altra parte un mio ex giocatore mi fa pensare che sto invecchiando (ride, ndr). Forse qualche problemino ce l’hanno e dobbiamo essere bravi a evidenzarli. Abbiamo riguardato la partita di Trento ed è stata buonissima, purtroppo abbiamo commesso degli errori ma abbiamo fatto molto di più a livello di occasioni: la squadra è viva e la prestazione c’è stata, d’altro canto se abbiamo perso qualcosa abbiamo sbagliato. Il Pordenone rimane una delle prime 3-4 forze».

Su Ardizzone e Buso:
«Stanno tutti bene, tranne Martorelli».

Il Pordenone è squadra che pareggia tantissimo:
«Ha una buona difesa e forse uno dei migliori attacchi. Sono completi, magari le aspettative erano più alte e penso che abbiano deciso di cambiare per questo motivo. Noi siamo gasati, l’entusiasmo che ho palpato in città è un segnale: Lecco aspetta da cinquant’anni di festeggiare la Serie B e noi non vogliamo né fermarci né accontentarci, spenderemo ogni goccia di sudore da qua alla fine: allora vedremo il risultato e qualsiasi posizione raggiungeremo dovrà farci godere. A oggi è un campionato vincente».

Il 3-4-3 è un’opzione?
«Molto concreta, molto. Abbiamo un parco giocatori che dobbiamo imparare e sfruttare senza perdere gli equilibri: giocare così non è proibito, sono sicuro che arriveremo a proporlo in maniera concreta ma serve la disposizione al sacrificio degli attaccanti».

Su Scapuzzi:
«A Luca stiamo cercando di trovare una soluzione per farlo giocare di più, ultimamente l’abbiamo provato come interno di centrocampo. Lui nasce punta esterna e per come giochiamo noi è penalizzato: o fa il quinto o fa la seconda punta. Non so se sarà la soluzione giusta, ma stiamo provando a fare questa cosa anche con i difensori; di sicuro non bisogna perdere gli equilibri in mezzo. Mi è capitato tante volte in passato, soprattutto a Novara con Polenghi che abbiamo reinventato terzino e poi è salito a Lecco in Serie A: mi chiamò mentre ero in vacanza per ringraziarmi».

Su Doudou:
«Se penso alla partita che ha fatto, non l’hanno mai preso. Poi, per carità, se fa gol… Lui è entrato con il piglio giusto e mi dispiace non averlo domani per squalifica perché fisicamente sta bene, quindi può essere devastante. Dobbiamo puntare su chi fino a oggi ha dato meno e può essere più brillante».

Sugli arbitri:
«A Trento, però, Attys non va espulso: il regolamento dice che il rigore cancella l’ammonizione. Quella è stata tra le situazioni che l’arbitro ha interpretato bene».

Verso Lecco-Pordenone, i convocati di Foschi

Assenti Carlo Ilari e Doudou Mangni per squalifica, oltre a Carlo Martorelli per infortunio.

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