Sabato strano per il Lecco. Conferenza stampa si, ma non vigilia di nuovo appuntamento ufficiale per i blucelesti, che scenderanno in campo lunedì sera al “Città di Meda” per affrontare il Renate dopo aver preso nota dei risultati di tutte le altre nove partite della 35esima giornata. Aquile reduci da quattro pareggi a reti bianche di fila, con il 2-0 di Trento ad aprire la serie, Pantere che hanno rimesso dritta la barra ottenendo quattro punti nelle ultime due uscite ma a centrocampo non avranno il leader Esposito. Foschi, invece, avrà a disposizione qualche tassello in più tra centrocampo e attacco, mentre la difesa è quasi sempre al gran completo e forse anche questo spiega parzialmente il diverso rendimento dei reparti.
Verso Renate-Lecco, l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, per una volta tanto vi trovate a giocare dopo le altre:
«Vista la nostra posizione in classifica, non cambierà tanto. Sappiamo di dover tornare a vincere per accorciare davanti o mantenere la piazza rispetto a chi sta rincorrendo: dobbiamo porci l’idea di ottenere il successo in quante più partite possibili, perché un conto è andare ai play off tra le prime cinque e un conto è farlo arrivando nelle altre posizioni».
La testa della squadra è ai play off?
«No, no, no. La squadra, come in precedenza, prepara le partite per vincerle sempre e comunque, non sono nemmeno capace di prepararla in modo diverso. Poi prestazione, condizione e avversari possono farti vincere o perdere: siamo consapevoli che questo campionato è folle e dobbiamo cercare di fare il nostro, ovvero ottenere il massimo dei punti e sperare che le altre perdano dei punti. Dobbiamo farci trovare pronti».
Sono sempre partite particolari con il Renate:
«È una fine settimana che dico ai ragazzi che questo è un derby, volente o nolente. Chiaramente la storia del Lecco è diversa da quella del Renate, ma la storia recente dice che stanno facendo grandi cose. Ritrovo tanti amici, all’andata abbiamo vinto anche con un pizzico di fortuna: abbiamo sei punti in più e a questo punto del campionato sono tanti, loro cercheranno di accorciare verso di noi e noi dobbiamo vincere per dare valore ai quattro pareggi consecutivi. C’è anche una sana rivalità tra le due proprietà, tanti giocatori arrivati a Renate sono partiti da qui: serve tanto rispetto perché con poco riescono a fare tanto, due anni fa hanno rischiato di andare in finale di Serie B prendendo un palo con Nocciolini a Padova. È un po’ quello che stiamo facendo anche noi, se riusciamo ad avvicinarci alla vetta proviamo a ottenere il massimo, altrimenti faremo i play off per non essere delle comparse».
Ti aspetti di più in termini di cattiveria?
«Stiamo battendo tutti su questo tasto, bisogna sempre capire perché non si fa gol. Se crei e non fai gol, la preoccupazione inizia a essere un po’ meno: come squadra stiamo creando e questo dobbiamo continuare a farlo, poi bisogna capire i momenti. Dopo l’Arzignano abbiamo avuto Buso infortunato e Pinzauti con la febbre a 40°: da lì in avanti abbiamo avuto le polvere bagnate con Doudou squalificato, Bunino infortunato all’adduttore e Tordini penalizzato dal non reggere le tre punte. Chi ci sarà ci sarà, la cosa importante è creare per continuare a provare a far gol, la nostra fortuna non è stata solo negli attaccanti: noi vinciamo solo se facciamo la prestazione di squadra, mi sembra evidente che dobbiamo sempre ricercarla».
Sui giocatori a disposizione:
«Zuccon è rientrato dalla Nazionale e Galli è a disposizione. Girelli è legato alla prossima settimana, riprenderà a correre domani. Gli altri stanno meglio, gli attaccanti devono ripartire e magari possiamo pensare di cambiare qualcosa. A centrocampo Ardizzone non ha una condizione ottimale e l’abbiamo visto, in questo momento devo cercare di mandare in campo chi sta bene».
Sul possibile schieramento:
«A Trento siamo andati molto bene con tre punte, ma forse si erano abbassati troppo. Domenica scorsa con Erald abbiamo avuto un equilibrio migliore».
