
A Lecco c’è sin troppo tempo per pensare. Da queste parti si sta vivendo una pausa extralarge, ancora più lunga rispetto a quella invernale: 25 giorni separano l’ultima sfida della stagione regolare con la Pro Vercelli dal prossimo 18 maggio, giorno del debutto nei play off che andrà in scena in trasferta. 25 giorni che permettono ancora di buttare il naso a quello che, in ogni caso, sarà il futuro che avremo di fronte dopo gli spareggi per accedere alla Serie B. Tradotto: possiamo buttare il naso alla base di partenza su cui sarà formata la rosa 2023/2024. Conosciamo ormai bene la società e il suo modo di ragionare: fino a risultato sportivo acquisito, molto difficilmente si muoverà una foglia in ottica calciomercato. L’annuncio di Tacchinardi arrivò il 20 giugno 2022, ben 51 giorni dopo l’ultima partita stagionale (Lecco 0-2 Pro Patria, 1 maggio) e con un accordo di massima trovato settimane prima. C’era da sciogliere, infatti, il nodo legato alla possibile cessione della società, poi non materializzatasi per vari motivi ma che fece vivere settimane di tensione a queste latitudini.
Lecco, sedici giocatori in scadenza
Seguendo la stessa logica, in prima battuta la dirigenza del Lecco – patron Di Nunno in testa – dovrà sciogliere il nodo relativo a mister Luciano Foschi: l’allenatore di Albano Laziale è forte del percorso fatto in bluceleste (1.66 punti a partita considerando anche la Coppa Italia, 1.71 al “netto”) e avrà tutto meno che la necessità di forzare la mano per portarsi a casa il rinnovo di contratto. D’altro canto da queste parti un allenatore non è mai durato più di una stagione e mezza – solo D’Agostino tra l’altro -, quindi che si arrivi a prolungare il rapporto è tutt’altro che scontato. Sarà la prima questione da affrontare a bocce ferme, seguita da quella dello staff tecnico con Malgrati che potrebbe conseguire il patentino Uefa A, ma il Lecco ha anche sedici giocatori in partenza tra chi è in scadenza di contratto e chi chiuderà con il prestito il prossimo 30 giugno: nel primo caso parliamo di Melgrati, Stucchi, Maffi – che comunque potrebbe rimanere per fare il titolare in Primavera 3 -, Maldini, Pecorini, Lepore, Lakti, Galli, Martorelli, capitan Giudici e Scapuzzi; nel secondo rientrano Bianconi (Ancona), Cusumano (Vis Pesaro), Zuccon (Atalanta), Ardizzone (Turris) e Girelli (Cremonese). Da segnalare anche i prossimi rientri di Rossi (San Donato Tavarnelle), Nesta (Viterbese) e Longo (Livorno), tre giovani vincolati fino al 30 giugno 2024. Così come va detto che più di un giocatore potrebbe avere un mercato interessante, con gente come Battistini e Buso che hanno avuto delle punte di rendimento difficilmente rintracciabili in altre squadre.
Quando si chiuderà la stagione, la dirigenza bluceleste dovrà fare in fretta per dirimere le questioni primarie e gettare le basi di quella seguente: di tempo da perdere ce ne sarà meno di poco.
