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Cinque anni dopo

Dopo l’episodio di Lecco 1-3 Pro Patria di gennaio 2018, ancora una volta il patron Paolo Leonardo Di Nunno si è preso la scena entrando in campo per contestare l’arbitro dopo una decisione controversa

Le due azioni del patron Paolo Leonardo Di Nunno BONACINA/LCN SPORT
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7 gennaio 2018-27 maggio 2023. Da sabato sera qualche immagine sta facendo il giro d’Italia: dopo il rigore inesistente assegnato al Pordenone e trasformato da Salvatore Burrai, il patron del Lecco Paolo Leonardo Di Nunno è tornato a mettere in campo uno dei suoi pezzi forti, ovvero quello dell’invasione di campo; qualcosa di già visto anche ai tempi di Seregno. Allora si giocava un Lecco-Pro Patria ad altissima tensione, con le due squadre al vertice della graduatoria e separate da una manciata di punti, stavolta un Lecco-Pordenone ancor più importante vista la posta messa in palio. È finita esattamente allo stesso modo: episodi contestati all’arbitro di turno – allora Monaco di Termoli, stavolta Fiero di Pistoia – una sconfitta interna amarissima e pesante, il patron che dovrà fare i conti con una squalifica. Allora arrivarono la squalifica del campo per una gara, 2.500 di muta e uno stop di sole due settimane per Di Nunno. Stavolta? Il verdetto del giudice sportivo è atteso a stretto giro di posta, ma il battage sui social è partito con molta più forza rispetto ad allora: a Lecco c’è chi ha apprezzato il gesto del patron, ma chiaramente l’azione ha anche incontrato dei pareri negativi.

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