
Davanti a 13mila spettatori abbondanti il Lecco compie un altro capolavoro, forse il più grande di questi playoff: espugnato lo Zaccheria, stadio caldo e “infernale”, per un vantaggio che potrebbe rivelarsi decisivo nella corsa alla Serie B. Foschi sceglie di dare fiducia a Tordini tra le linee con il 3-4-1-2 dal primo minuto, dovendo rinunciare a Battistini e Giudici ma ritrovando Galli.
Avvio di partita nella nebbia dei fumogeni, l’arbitro è costretto a sospendere il gioco già dopo un minuto e mezzo. Cross insidioso di Costa su cui Frigerio non arriva, ma Melgrati è tratto in inganno e deve smanacciare in angolo. Dal corner, al 7′, arriva il gol del vantaggio rossonero con lo stacco imperioso di Leo, su cui Melgrati è miracoloso, ma il rimpallo sullo stesso difensore dei pugliesi si insacca (il controllo del Var convalida il gol).
Reagisce subito il Lecco con la punizione di Lepore, sassata su cui Dalmasso è costretto alla deviazione. Dal corner Pinzauti salta altissimo, ma la schiaccia senza forza addosso al portiere foggiano. Al 13′ Frigerio prova da fuori, troppo debole.
Zuccon cerca di scuotere i suoi al 19′ con una bella azione personale seguita da un tiro a giro che non si abbassa abbastanza. Al 22′ sul tiro al volo di Tordini si fa male Zambataro, sfortunato a prendere un colpo alla schiena da Costa e la pallonata di Tordini in faccia.
Al 28′ il pareggio, meritato, del Lecco, che cresce con il passare dei minuti: Zambataro conquista un ottimo corner, Lepore batte magistralmente e Pinzauti brucia tutti sul primo palo colpendo di testa (forse con una leggera deviazione). Girelli prova una conclusione difficile al 40′, molto lontano dalla porta. Risponde Schenetti con un destro dai venti metri altissimo.
Altra splendida occasione per il Lecco al 42′ con il destro di Buso che prepara bene la conclusione ma calcia troppo centrale su Dalmasso. Al 44′ lo stesso Buso lancia Zambataro che calcia sul portiere in uscita; viene segnalato un fuorigioco che non c’è.
Ripresa: subito fuori Tordini
Dentro Ardizzone, fuori Tordini. Al 48′ cross su Ogunseye che insacca di testa, ma c’è fallo: il Var interviene e toglie la rete del Foggia. Altra notevole chance per i padroni di casa al 50′: botta terrificante di Schenetti su cui Melgrati respinge come può, il tap-in aereo di Frigerio finisce incredibilmente alto da due metri dalla porta.
La partita di Ardizzone dura otto minuti: smorfia di dolore e lacrime, dentro Stanga al suo posto. Bella azione del Foggia al 55′ con la conclusione di Schenetti dal centro dell’area, larga. Buon pallone di Girelli da destra, per poco non arriva Buso con i tempi giusti. Di Noia si costruisce una grande chance con un’azione prepotente: dribbling secco e destro fortissimo su cui Melgrati tocca con le dita; dall’angolo Ogusenye di testa non inquadra la porta.
Minuto 70: palla da sinistra per l’immancabile Ogusenye che stacca bene e la mette a lato non di moltissimo. Al 79′ sinistro di Petermann dalla distanza, fuori misura. Punizione di Lepore all’86’ dopo fallo su Bunino, magistrale! Battuto Dalmasso, è 2-1 per il Lecco.
Il Foggia ci prova solo da fuori: Iacoponi si accentra e calcia alto. I cinque minuti di recupero filano via senza sussulti. Il Lecco espugna lo Zaccheria e aspetta gli avversari domenica al Rigamonti Ceppi forte di un vantaggio importante.
Foggia 1-2 Calcio Lecco (1-1)
Marcatori: Leo (F) al 7′ p.t.; Pinzauti (L) al 29′ p.t.; Lepore (L) al 42′ s..t
Foggia (3-5-2): Dalmasso; Rizzo, Kontek, Leo; Bjarkason (dal 1′ s.t. Garattoni), Frigerio (dal 27′ s.t. Petermann), Di Noia, Schenetti, Costa; Ogunseye (dal 37′ s.t. Beretta), Peralta (dal 29′ s.t. Iacoponi) (Raccicchini, Thiam, Di Pasquale, Markic, Djer, Capogna, Rutjens). All. Delio Rossi.
Lecco (3-4-3): Melgrati; Celjak, Bianconi, Lepore; Girelli, Galli (dal 22′ s.t. Lakti), Zuccon, Zambataro; Tordini (dal 1′ s.t.Ardizzone; dall’8′ s.t. Stanga), Pinzauti (dal 22′ s.t. Mangni), Buso (dal 39′ s.t. Bunino) (Stucchi, Maffi, Maldini, Enrici, Scapuzzi, Battistini, Stanga, Martorelli, Ilari, Cusumano). All. Luciano Foschi.
Arbitro: Bonacina di Bergamo; ass. Bahri di Sassari, Ricciardi di Ancona; Iv uff: Galipò di Firenze.
Note: Spettatori 13mila circa. Ammoniti: Di Noia, Peterman. Angoli: 4-3.




































































































































































































