
Calcio Lecco 1912 7: tranquillità, tanta e ancora tanta tranquillità in un ambiente caldissimo cui si paga dazio subito. Ok, poi però c’è un grande primo tempo fatto di pareggio e tanto gioco. Il gol annullato a Ogunseye aiuta, però poi il Foggia crea solo da lontano. Fino alla pennellata dell’artista Franco Lepore.
Melgrati 6: sulla prima conclusione, velenosa, ci va così così. L’intervento dell’arbitro gli dà una mano in occasione del potenziale 2-1. Una bella parata su un tiro da fuori.
Celjak 6,5: l’unica marcatura che perde, quella di Ogunseye, la cancellano Bonacina e il Var. Per il resto tanta sostanza.
Bianconi 6,5: ennesima prova convincente del centralone preso in inverno dell’Ancona, che per tanto tempo abbiamo visto solamente con la pettorina addosso.
Lepore 7,5: assist e gol, se il Lecco vede la Serie B più vicina è anche grazie alle sue ultime tre giocate, tanto per non dimenticarsi il rigore di Cesena.
Girelli 7: parte così così, poi cresce esponenzialmente e diventa una vera e propria spina nel fianco sinistro del Foggia, che mette spesso un muro di due giocatori di fronte alle sue folate.
Galli 6,5: dà la consueta qualità, lascia la regia a Zuccon.
(dal 22′ st Lakti 6: probabilmente più infortunato che sano, tocca tre palloni e li spedisce a 50 metri di distanza. Quello serviva).
Zuccon 7: siamo anche stanchi di ripetere il fatto che sia “un classe 2003 al primo anno tra i professionisti”. Questo è forte e lo dimostra anche in uno stadio infuocato come quello di Foggia.
Zambataro 6,5: tra le migliori prove dell’anno per continuità, crea più di un grattacapo alla retroguardia rossonera.
Tordini 6,5: galleggia tra le linee pur partendo da molto indietro. Assolutamente dentro le trame di gioco per tutto il primo tempo, poi viene tolto.
(dal 1′ st Ardizzone sv: sfortuna nera).
(dall’8′ st Stanga 6,5: dentro a freddo, gioca con la personalità che ha mostrato sin dal tardivo debutto).
Pinzauti 7: il suo gol è un macigno sul petto del Foggia, che impiega tutto il primo tempo per riprendersi. Volitivo e incisivo al di là della marcatura.
(dal 22′ st Mangni 6: la cosa migliore che fa è una preziosa chiusura al limite su una conclusione potenzialmente pericolosa).
Buso 6: tocca tanti palloni, ma non è una gran giornata in termini d’incisività.
(dal 39′ st Bunino 6,5: si porta a casa dal niente la punizione che Lepore mette sotto al sette).
All. Foschi 6,5: il cambio Tordini-Ardizzone continuiamo a spiegarcelo fino a un certo punto, quelli che riguardano le punte lo premiano indirettamente. La cosa più bella è la tranquillità che ha contraddistinto la squadra.
Foggia 6: pubblico pazzesco, gol al primo tiro o giù di lì, poi trentacinque minuti di fatica vera contro una squadra teoricamente sfavorita. La fiammata d’inizio ripresa sarebbe pure produttiva, ma nel complesso pensiamo che si potesse fare meglio.
Dalmasso 5,5; Rizzo 6, Kontek 6, Leo 6,5; Bjarkason 5,5 (dal 1′ s.t. Garattoni 6,5), Frigerio 6,5 (dal 27′ s.t. Petermann 6), Di Noia 6, Schenetti 5,5, Costa 6,5; Ogunseye 6,5 (dal 37′ s.t. Beretta sv), Peralta 5,5 (dal 29′ s.t. Iacoponi 6). All. Rossi 6.
Arbitro sig. Bonacina di Bergamo 5: la chiamata su Ogunseye è un errore, per quanto l’attaccante si appoggi alla schiena di Celjak che corre all’indietro. Punto di domanda sul gol di Leo, dato che non viene mostrata l’immagine da dietro la porta. Il rigore non concesso è Frigerio è più no che si, c’è tanto mestiere di Lepore. Nel complesso il Var si conferma un brutto affare per la Serie C.
