
Sono giorni di grande tensione per i biglietti di Lecco-Foggia. Dalla mattinata di lunedì si sono registrate lunghe code e tensioni all’esterno dello stadio “Rigamonti-Ceppi”, ma l’acuto si è avuto in quella di giovedì: svariate persone – come testimoniato da un video diventato virale sui social – si sono presentate in via Don Pozzi per acquistare un tagliando in quello che era il giorno deputato per l’inizio della vendita libera. Tanti tifosi blucelesti e altrettanti di fede rossonera che hanno braccato il segretario Nicodemo Cecconi e hanno chiesto spiegazioni sul tutto esaurito annunciato già durante il pomeriggio di mercoledì. I toni della questione si sarebbero progressivamente inaspriti al punto che sarebbe volato un pugno sul braccio di Paolo Pennati, responsabile del settore giovanile intervenuto in un secondo momento, e, al quel punto, si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per riportare tutti alla calma.
Valsecchi (The Shamrock Irish Pub): «Non abbiamo colpe»
Nella ridda è stato coinvolto – come si sente nel sopracitato filmato – anche The Shamrock Irish Pub, locale cittadino che da anni offre regolarmente il servizio di vendita dei biglietti: secondo le accuse più disparate circolate sul web, l’esercizio avrebbe fatto una “cresta” di dieci euro su ogni tagliando. Responsabilità negate con forza dal titolare Marco Valsecchi: «Non mi sono intascato dei soldi, è talmente palese… Respingo al mittente questa cosa clamorosa. Se qualcuno è uscito dal pub con 40 biglietti in mano, è perché si è presentato con 10 tessere d’abbonamento, potrei anche fare nomi e cognomi. Ho la coscienza pulita, in questa settimana ho ricevuto migliaia di richieste da parenti e amici, ma pure amici di parenti e quant’altro: ho detto a tutti che i tagliandi erano da acquistare con le relative tessere, non ho fatto favori da nessuno. Lunedì sera erano stati acquistati 500 biglietti, se martedì sono andati esauriti noi non abbiamo colpe. Il sold out non c’è per “colpa” mia: è abbastanza assurdo pensarlo».
In tanti hanno fissato nel tempo la serata di lunedì come quella del boom nella vendita dei tagliandi: «In quelle ore c’è stato uno dello staff fisso alla porta e nel pub si è entrati solamente presentando l’abbonamento all’ingresso, tanta gente che ha provato a fare la furba è stata rimandata indietro. Più di così non si poteva fare».
