
Sono giorni che sfiorano la follia dopo Foggia-Lecco. Illazioni e accuse infamanti – nonché totalmente infondate – che hanno coinvolto anche noi, figlie dei social network e delle sacche che ospitano, su cui è giusto stendere un velo di pietà. E finché tutto rimane circoscritto al mondo virtuale, rimane altamente disturbante ma comunque limitato. Il problema è che adesso ci si è messa anche la carta stampata. Anzi, il Corriere dello Sport che è uno dei principali quotidiani tematici a livello nazionale. Un viaggio alle radici dell’arbitro Kevin Bonacina di Bergamo che inizia bene, anzi benissimo, con una fake news sparata in apertura. Nella foto messa in prima pagina, viene spacciato come militante della Lega: peccato che quello sia Flavio Nogara, volto molto noto della politica lecchese che ha ricoperto vari incarichi di responsabilità all’interno del carroccio locale. E no, l’altro non è certamente il patron Paolo Leonardo Di Nunno, che tra l’altro nelle dinamiche locali non è mai veramente entrato. In questo modo, però, si continua ad avvelenare un clima già teso e che aveva già portato ai tanti eccessi che avete conosciuto. Di tutto ci sarebbe stato bisogno, meno che della sparata di uno dei principali quotidiani sportivi nazionali.
Tra l’altro la pagina vede un intervento lucido del decano Franco Ordine – non addentratosi in affermazioni scivolose come fatto pensare dalla scandalosa prima pagina -, di dichiarata fede rossonera ma in grado di far capire come si sia andati oltre il limite del consentito. Non ci soffermiamo su tutta l’analisi tecnica relativa alla partita di Bonacina, sui retroscena riportati e via dicendo, ma arriviamo al dunque: sotto un elenco di fatti elencati con dovizia di particolari, ecco che compare la fake news relativa alla presunta appartenenza del fischietto alla Lega locale. Era il momento giusto per smentire questa voce assurda che gira da giorni, invece le si è dato credito.
Di Marco di Ciampino per Lecco-Foggia
Sul fatto che fosse una designazione rischiosa ci eravamo esposti anche noi – per quanto anche in Serie A siano state recentemente eseguite delle scelte sovrapponibili (Sozza in Inter-Roma) -, come giustamente fatto presente da tanti colleghi locali che non ci hanno fatto mancare il loro supporto e che cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente dopo averlo fatto in separata sede. La società bluceleste si sta muovendo per capire come procedere e non è escluso l’avvio di azioni legali, mentre da Flavio Nogara al momento non sono arrivate dichiarazioni.
Auguri a Davide Di Marco della Sezione Aia di Ciampino, ufficialmente non ancora designato ma in vetta alle graduatorie e quindi di fatto già della gara: se riuscirà ad arbitrare senza il benché minimo condizionamento, ci sarà da promuoverlo direttamente in Serie A.
