
Venerdì sera il Perugia ha agitato le acque intorno al Lecco e alla Reggina diramando un comunicato stampa. «La società scrivente, a seguito di quanto si sta verificando circa i possibili partecipanti al prossimo campionato di Serie B 2023/2024, ricorda che esistono degli organi preposti al controllo e termini perentori per quanto riguarda le iscrizioni – si legge nella nota -. Per tali motivi non accetterà nessuna sorpresa su questo aspetto. Ci sono i regolamenti e, visto che questo club li ha sempre rispettati, siamo convinti che saremo tutelati dalla FIGC e dalla Lega B per essere riammessi perché a nostro avviso Reggina e Lecco non hanno titolo all’iscrizione». Gli umbri hanno così cercato di forzare la mano dopo l’ultima schiarita arrivata sopra il cielo lecchese, mentre il Brescia ha fatto ricorso al Collegio di Garanzia del Coni tenendo nel mirino più che altro la Reggina.
La Gazzetta cambia idea sul Lecco
Intanto La Gazzetta dello Sport ha cambiato radicalmente la propria posizione sul tema bluceleste. «Lecco, tutto dice B» titola la rosea nella pagina dedicata alla Serie B, dedicandone addirittura due: nel lungo articolo firmato da Elisabetta Esposito sono elencati i motivi che fanno pendere la bilancia verso di noi, quelli che vi abbiamo raccontato venerdì. La doppia proroga richiesta alle Leghe il 16 – quindi prima della finale di ritorno con il Foggia – e il 20 giugno può fare tutta la differenza del mondo in sede di esame ed eventuale ricorso a Figc e Collegio di Garanzia del Coni, senza dimenticarsi la possibilità di arrivare fino al Tar del Lazio.
Ora le date cardine sono due: 30 giugno, quando la Covisoc si esprimerà sui conti delle società, e 7 luglio, quando toccherà al Consiglio federale dare il proprio verdetto; poi, spazio aperto per eventuali ricorsi. Intanto, sempre venerdì, il sindaco Mauro Gattinoni si è confrontato a lungo con il presidente federale Gabriele Gravina, direttamente interessato alla questione al pari di Mauro Balata, a capo della Lega di Serie B.
