
È un’attesa tutto sommato tranquilla quella che ci separa dal verdetto di Covisoc e Commissione infrastrutture (Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi – Organizzativi) della Figc. Venerdì 30 giugno entrambe si esprimeranno sugli incartamenti ricevuti dalle 20 società che hanno maturato il diritto d’iscriversi alla prossima Serie B. In casa Lecco ogni passo è misurato: a mister Luciano Foschi è stato sottoposto un rinnovo biennale e la volontà è quella di tenere a casa sua anche il vice Andrea Malgrati, che pure dovrebbe riuscire a ottenere il patentino Uefa A in autunno grazie allo svolgimento del corso in deroga, diritto maturato grazie alla promozione della società in cadetteria. S’impostano anche i discorsi legati alla ristrutturazione del “Rigamonti-Ceppi” per adeguarlo alle norme del secondo campionato nazionale in tempi record, ma ovviamente tutto viene preparato e tenuto in secondo piano rispetto a quella che potrebbe essere una battaglia legale nemmeno troppo breve con Reggina, Brescia e Perugia, mentre – Noif alla mano – il Foggia dovrebbe restare a guardare con un certo nervosismo.
Tra una boutade di qua e una sparata – altrui – di là, in casa Lecco si avanza con una certa fiducia: la speranza è quella di passare il primo “taglio” e di non dover perdere altre due settimane di tempo in attesa del verdetto del Collegio di Garanzia del Coni che, basandosi sul merito sportivo, molto probabilmente rimetterebbe i blucelesti al loro meritato posto in caso di precedente estromissione. Il verdetto delle due “squadre” tecniche è atteso per il pomeriggio di domani, anche se di orari non se ne fanno.
La Commissione che deciderà sul caso Lecco
Più che alla Covisoc, i lecchesi devono guardare al parere della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi – Organizzativi. Nelle mani dei sette membri vi è anche il parere della Commissione impianti presieduta dall’ex arbitro Carlo Longhi, assente però nella visita andata in scena martedì 20 al “Rigamonti-Ceppi” che potrebbe scalare al grado d’informale. Un cavillo che potrebbe far scattare subito il “sì” da parte della Figc. E sarebbe una buona cosa, visto che la stagione bluceleste partirà con il raduno del 14 luglio e avere già chiuso qualche operazione di mercato – con l’innesto nell’organigramma del ds richiesto da mister Luciano Foschi – rappresenterebbe un buon inizio. Ma da chi è composta questa Commissione? Indicazioni della Federazione alla mano, la presidenza è nelle mani di Claudio Garzelli – ex giocatore del Brescia -, il segretario è Giuseppe Casamassima, mentre i quattro componenti sono Saverio Andreani, Antonio Masci, Michele Bonetti ed Emilio Faroldi. La Commissione svolge funzione consultiva per la Figc – che si riunirà il 7 luglio – in materia di impiantistica sportiva e di organizzazione societaria e in ambito tecnico-sportivo.
Il caso Reggina
Per quanto riguarda la Reggina, la situazione è puramente economica. Nonostante i 7 milioni di euro messi all’ultimo secondo per saldare stipendi e tasse, ci sono ancora 757mila euro da versare all’Agenzia delle Entrate per stralciare il tanto discusso debito – 15 milioni di euro – ridotto del 95% dopo l’omologa del piano di risanamento accordato dal Tribunale fallimentare di Reggio Calabria. Soldi da corrispondere allo Stato entro il 12 luglio, ma il regolamento federale prevedeva il riconoscimento della cifra prima del termine per presentare la documentazione relativa all’iscrizione, ovvero le 23.59 di martedì 20 giugno. E qui la battaglia di diritto si farà probabilmente più complessa rispetto a quella bluceleste. In caso di estromissione definitiva degli amaranto, sarà il Brescia a festeggiare la riammissione in cadetteria.
I tempi dei ricorsi: Consiglio di Stato a fine agosto
Ci sono delle date già fissate per discutere gli eventuali ricorsi contro i verdetti del Consiglio federale sulle iscrizioni: il 30 giugno arriveranno i verdetti di Covisoc e Commissione Infrastrutture, mentre il 7 luglio sarà proprio la Figc a esprimersi sulle documentazioni ricevute. Poi, appunto, le altre tappe: dopo l’eventuale verdetto del Collegio di Garanzia del Coni sul merito sportivo, atteso per metà luglio, ci si potrà appellare alla giustizia amministrativa; secondo la rosea, il 2 agosto ci dovrebbe essere il pronunciamento del Tar del Lazio, mentre il 29 agosto – a campionato già iniziato – dovrebbe arrivare quello del Consiglio di Stato, che rischia di diventare quasi inutile. Lecco, Brescia, Reggina e Perugia rischiano di partire decisamente in ritardo, ma di girone a 21 squadre le istituzioni calcistiche non ne vogliono nemmeno sentir parlare.
