Seguici

Calcio

Il Lecco al lavoro. Foschi: «Mercato, voglio gente che ha fame». Maiolo: «Eravamo tranquilli». Lietti: «Fatto grande lavoro». Boci: «Posto giusto per un giovane»

Primo giorno di lavoro al “Rigamonti-Ceppi” per il vecchio-nuovo gruppo di lavoro bluceleste: poche le novità, attese soprattutto nel corso dei prossimi giorni

Condividi questo articolo sui Social
Tempo di lettura 5 minuti

Primo allenamento in casa bluceleste. La stagione del Lecco è iniziata al “Rigamonti-Ceppi” di fronte a un nutrito gruppo di tifosi, che si sono assiepati nei Distinti e non hanno lesinato applausi al nuovo-vecchio gruppo guidato da mister Luciano Foschi e dal suo staff. Novità pochine: il preparatore atletico Pietro Guido Lietti, il collaboratore Francesco Nenciarini, l’osteopata Alessio Stefanoni, l’addetto stampa Paolo Di Nunno – nipote del patron -, i giocatori Boci, Shadjl e Fall. Un’oretta di lavoro sul campo, tra riscaldamento, parte tecnica e le corse che hanno contraddistinto la seconda metà: insomma, non solo una sgambata per rimettere in moto un motore che ha smesso di girare comunque non troppo tempo fa, ma un allenamento fatto e finito cui ha fatto seguito la prima conferenza stampa della stagione 2023/2024.

Lecco, primo allenamento. La conferenza di Foschi

Mister, quali i punti cardine su cui lavorare?
«Dobbiamo inserire giocatori in tutti i reparti, essere stati fuori fino al 7 luglio ci ha obbligato a non fare nulla sul mercato, per quanto non siamo stati con le mani in mano. In Serie B parlano di milioni di euro come fossero bruscolini, mi sembra di sognare perché sembrano essere tutti Paperon de’ Paperoni: prima di tutto ci sono i valori, qua voglio gente che morde e sputa sangue. Se qualcuno si aspetta nomi altisonanti, probabilmente rimarrà deluso: in questi giorni, pian piano, inseriremo dei pezzetti per completare il mosaico per renderlo completo. C’è bisogno di pezzi importanti e la società lo sa, ma magari le certezze stanno in panchina: facciamo un mercato oculato, com’è giusto che sia, perché non possiamo spendere milioni di euro. Con la proprietà siamo in costante contatto, in quest’ottica lo staff è coinvolto nella scelta dei giocatori».

Cosa c’è di vero in queste trattative?
«Posso parlare di Cortinovis, Elia, Sekulov… Ci sono giocatori che prenderei, ma se uno chiede 200mila euro non lo prenderei nemmeno io. Ci vuole il giusto equilibrio perché dobbiamo mettere nello spogliatoio gente che mantenga gli equilibri dello spogliatoio: qualcuno magari lo sbaglieremo, ma voglio formare un gruppo che segua quello precedente per migliorarci. Puntiamo su grinta e determinazione, sulla voglia di emergere».

Presente qualcuno che è era in scadenza il 30 giugno:
«Abbiamo convocato solo chi ha il contratto per l’anno prossimo perché è giusto che abbiano la possibilità di allenarsi e perché i contratti vanno rispettati. Qualcuno si starà guardando intorno per cercare una soluzione alternativa. Lepore, Giudici e Galli hanno rinnovato».

Su Zuccon sei ottimista?
«Il problema è del giocatore, del procuratore… Voglio prendere giocatori che hanno voglia di rimanere a Lecco: se uno vuole allenarsi sull’erba naturale o giocare in punta di piedi, qua non può farlo. Noi dobbiamo avere gente che ha voglia di venire a Lecco e sposa la causa. Amareggiato? La vivo con serenità, stiamo parlando di Zuccon ma se non viene ne prenderemo un altro; stiamo trattando Duccio Degli Innocenti dell’Empoli, se viene sono contento. Se Federico vuole venire bene, ma non dipende più da noi: stiamo aspettando che decida e ce lo faccia sapere. Con Girelli? Non lo so, hanno procuratori diversi e non c’entrano nulla».

Galli resterà?
«Si, è un elemento che abbiamo voluto mantenere».

L’instabilità dell’ultimo mese vi ha compattati?
«Quando subisci un’ingiustizia… Con i ragazzi stavamo vivendo un sopruso, per quanto legittimo a livello regolamentare. La società ci è sempre stata vicina, eravamo in apprensione per il risultato finale ma l’esito del 7 luglio ci ha permesso di festeggiare nuovamente».

Lecco, primo allenamento. La conferenza di Maiolo

Direttore, sono state settimane molto calde:
«A me non risultava di una mia partenza, avevo un problema famigliare. Chi ha parlato della mia partenza magari non è contento della permanenza».

Come avete vissuto questi momenti?
«Eravamo abbastanza tranquilli e non abbiamo portato via niente a nessuno. Certo, dopo la prima bocciatura ci siamo un po’ preoccupati. La prossima settimana, come confermato dall’assessore Torri, inizieranno finalmente i lavori: li faremo il più presto possibile per evitare di andare a Padova, per quanto questo ci abbia concesso di rimanere in Serie B. Accelereremo molto per fare meno partite possibili fuori casa».

Avete definito un budget?
«La prossima settimana potremo saperlo, ma abbiamo già fatto due acquisti (Bianconi e Boci, ndr). Mister Foschi è sempre stato a disposizione su questo aspetto e lo ancora oggi: c’è una sinergia tra Gino Di Nunno, che sta facendo il direttore sportivo e lo staff».

Lecco, primo allenamento. La conferenza di Lietti

Cosa cambierà sul fronte della preparazione?
«Sicuramente è stato fatto un grande lavoro sulla condizione atletica. Abbiamo iniziato oggi, i ragazzi lavoreranno per ottenere questi risultati».

Lecco, primo allenamento. La conferenza di Boci

Brayan, le tue caratteristiche:
«Sono più difensivo che offensivo».

Arrivi una squadra che vuole salvarsi:
«L’anno scorso le neopromosse se la sono giocata fino alla fine».

Conosci alcuni ex?
«Di nome, Masini l’ho visto a Genova la scorsa stagione ma è stato sfortunato».

Perchè hai scelto Lecco?
«Me ne hanno parlato benissimo a livello di società, soprattutto per un giovane che deve crescere».

Condividi questo articolo sui Social

Lecco Channel Web Radio

Diario 1912 - Il nostro podcast

LECCO CHANNEL NEWS TV

SEGUICI SU FACEBOOK

Altre notizie in Calcio