Un debutto thriller regala zero punti al Lecco e tre al Catanzaro. In sala stampa si mischiano le emozioni vissute in partita: tante cose buone e tante cose cattive su entrambi i fronti, ma sono i calabresi a strappare i tre punti in palio allo stadio “Euganeo”. Per mister Luciano Foschi ci sono tante indicazioni da mettere insieme in queste due settimane, per il collega Vincenzo Vivarini una vittoria che vuol dire testa della classifica alla prima pausa per gli impegni delle Nazionali.
Lecco 3-4 Catanzaro, l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, vi portate a casa tante emozioni contrastanti:
«Nel primo tempo siamo stati in bambola e l’abbiamo regalato, soprattutto abbiamo pagato i due mesi e mezzo senza giocare. Abbiamo pagato dazio per l’approccio, ai ragazzi ho detto “benvenuti in Serie B” dove puoi giocare bene ma non puoi accontentarti. In questa categoria ti puniscono: il Catanzaro è bravo e sul 2-2 ci siamo accontentati; se lo facciamo, siamo finiti. Sul terzo gol siamo tornati quelli del primo tempo, forse pensavamo di averla risolta e abbiamo subito su un’azione molto lenta. Una mia squadra deve vincere se fa tre gol: dire che abbiamo perso è dura. Dobbiamo migliorare molto nell’organizzazione e nella fase difensiva, sulla compattezza perché ci sono mancati tanti meccanismi. Ne facciamo tesoro e per fortuna abbiamo 15 giorni di tempo. Ci sono tante cose negative e tante cose positive: siamo belli vivi, abbiamo fatto tre gol a una squadra che ne aveva subito solo uno».
Ti sei fidato dei giocatori più esperti all’inizio:
«Era giusto, non avevamo i meccanismi nemmeno con gli altri e avevamo bisogno di gente che conoscesse questo campionato. Abbiamo pagato la grande organizzazione del Catanzaro, purtroppo siamo andati sotto di due gol ed è venuta meno l’idea di alzare i ritmi durante la ripresa. Siamo stati bravi e questo mi fa arrabbiare. In Serie B ti puniscono e oggi abbiamo pagato».
Più contento o più arrabbiato?
«Quando perdo non sono contento. Per essere la prima di campionato, ai miei ragazzi ho fatto i complimenti per lo spirito avuto nel secondo tempo. Questo dev’essere un punto di partenza e dobbiamo meditare sugli errori».
Rifaresti le scelte del primo tempo?
«Si, erano pensate nel modo giusto. Il dinamismo magari è venuto fuori per il risultato del primo tempo: abbiamo scelto gente più esperta per accompagnarci in questo esordio, ma non sono scontento di chi ha iniziato. Penso che il Catanzaro fosse la squadra peggiore da affrontare, la nostra ha dimostrato di non voler mollare mai».
Nel settore offensivo si sono viste ottime cose:
«Sono contento di avere attaccanti che fanno gol, lo sono meno del fatto che la mia squadra deve vincere se fa tre gol. Oggi, per colpa mia, il mio Lecco ha subito quattro gol. Sono contento per il ritorno di Eusepi, di Novakovich, Tordini, Di Lorenzo e anche Pinzauti. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, pagando a caro prezzo gli errori: prendiamo gol di testa quando siamo molto più alti… Non possiamo concedere questa cosa. Abbiamo creato, dietro, una superiorità che non ci serviva senza aggredire in avanti: ci siamo mossi poco ed eravamo troppo schiacciati per ripartire. Questa cosa dobbiamo migliorarla e anche di molto».
I nuovi si sono già integrati?
«Si, sono contento anche di chi ha giocato nel primo tempo. Fino al 29 agosto non sapevamo nemmeno se saremmo stati in Serie B o se saremmo andati a casa: abbiamo aggiustato la testa in tre giorni, abbiamo subito la veemenza e l’organizzazione del Catanzaro. Mi è piaciuta la reazione, meno gli errori commessi: il Lecco l’aveva pareggiata con merito, magari a entrambi serve questa prestazione».
È comunque un segnale al campionato?
«Alla prima partita non si fa. Il Lecco deve trovare ancora la sua identità e deve lavorare: non si vince alla prima giornata e non si retrocede alla prima giornata».
Lecco 3-4 Catanzaro, l’intervista di Umberto Eusepi
Umberto, da quanto non segnavi in Serie B?
«Sei anni, credo. L’emozione è stata fortissima, peccato per il risultato finale ma abbiamo fatto un grande secondo tempo contro una squadra molto forte. Ripartiremo dalla seconda frazione di gioco per commettere meno errori: tanto della sconfitta deriva da noi, abbiamo 15 giorni».
Ci sono meccanismi da ritrovare:
«Dobbiamo essere rocciosi, poi se ci mettiamo del nostro sappiamo anche giocare. Questa pausa arriva nel momento che ci serve di più per creare quel gruppo, dentro al campo, che andava a memoria. Sono sicuro che lo farà nelle prossime partire: dobbiamo far entrare i nuovi in questa famiglia, sono tutti ragazzi che si sono messi a disposizione. Saremo al top dopo la sosta, sicuramente».
Cosa ti è passato per la mente?
«Quando la palla è entrata mi sono scrollato di dosso tanti mesi. Sono stato contento per mia moglie, anche lei si è levata di dosso questa cosa. Tutto durato due secondi, sono sicuro che sarà il primo di tanti gol quest’anno: voglio fare gol nel nostro stadio. E ringrazio tutti quelli che sono venuti qui a sostenerci».
Sei accoppiabile con Novakovich:
«Certo, se facciamo quello che dobbiamo fare possiamo coesistere alla grande. Dobbiamo fare in fretta nella messa a punto dei meccanismi per essere pronti il 16 settembre. Saremo nella condizione ottimale, senza buttare il secondo tempo contro la squadra più in forma del momento».
Su Novakovich e Di Stefano:
«Di Stefano è giovanissimo ma ci può dare tanto. Ha bisogno di tempo per crescere. Novakovich dev’essere messo nelle migliori condizioni, come tutto gli attaccanti: se vedo gli assist di Lepore e Giudici, dico che sono il sogno di tutti gli attaccanti. Ci daranno una grossa mano, è un passo molto importante per il gruppo: sono arrivati giocatori con tanta voglia di rimettersi in gioco».
Lecco 3-4 Catanzaro, l’intervista di mister Vincenzo Vivarini
Mister, t’immaginavi una partita così?
«Tutte e due hanno mostrato le loro qualità dell’anno scorso. Il Lecco ha fatto i play off in modo straordinario, battendo squadre forti in modo straordinario come squadra. Abbiamo fatto un primo tempo quasi perfetto, sullo 0-2 è venuto fuori il loro carattere e siamo stati meno bravi a venir fuori da certe situazioni. Ci sono cose da analizzare, ma dò atto al Lecco del grande spirito. Sul 2-2 abbiamo avuto comunque tantissime occasioni e abbiamo fatto una buona partita».
Fasi difensive da rivedere?
«Il Lecco si è difeso molto bene, lasciandoci la costruzione per aspettarci a centrocampo e ha chiuso tutti gli spazi. Da parte nostra abbiamo fatto un ottimo lavoro di non possesso nel primo tempo, ma sullo 0-2 abbiamo un po’ mollato a livello di aggressione. Non possiamo concedere campo alla squadra avversaria, perché possono uscire gli episodi».
Siete già andati nell’altissima classifica. Siete candidata alla lotta per la zona alta dei play off?
«Abbiamo preso ragazzi giovani che si devono ancora inserire nel progetto tecnico-tattico. Hanno grandissime prospettive, ma li dobbiamo inserire per farli giocare con sicurezza e qualità. La classifica lascia il tempo che trova, in Serie B non si può scherzare perché appena si abbassano i ritmi si rischia di non fare risultato. Bene l’entusiasmo, anche oggi c’erano tantissimi tifosi a Padova: rimaniamo sempre con i piedi per terra».



















