
Fratturarsi una mano, per chi di lavoro guida una moto, non è mai è un bel momento. A maggior ragione se la propria disciplina è il trial, in cui sono richieste forza fisica e sensibilità oltre a una grande concentrazione. Tornare in sella, essere subito competitivo e addirittura vincere è appannaggio dei migliori atleti. Luca Petrella, 25enne di Lecco, è riuscito nell’impresa, dando un senso al finale di stagione che sembrava compromesso dall’infortunio, forte anche della gioia di essere diventato da poco padre del piccolo Nicolò.
«Mi sono fatto male in allenamento a luglio ai Piani Resinelli – racconta a LCN Sport – Una caduta banale nella quale ho rimediato la frattura del quinto metacarpo della mano sinistra. Mi hanno operato e sono stato fermo un mesetto, nel bel mezzo della stagione, proprio quando avrei dovuto affrontare alcune gare importanti e alle quali tenevo: ho saltato una prova del Mondiale e un appuntamento del Campionato italiano indoor».
Dopo l’operazione, Petrella si è buttato subito fra gli ostacoli e ha stupito tutti: vittoria a una prova del tricolore al coperto il 24 agosto in Piemonte. «Non mi aspettavo di essere subito competitivo, senza allenamento è stato faticoso. Ho guidato bene e ho vinto, ma ho sofferto parecchio per via del dolore alla mano».
Podio a squadre in Francia
Il lecchese si è dovuto fermare proprio sul più bello, mentre occupava una buona posizione nel Mondiale e avrebbe potuto migliorare il decimo posto del 2022 (attualmente è decimo, ma con quattro prove saltate). «È un peccato. Per fortuna ho finito bene». Petrella è infatti salito sul podio al Trial delle Nazioni in rappresentanza dell’Italia con Grattarola e Tournour, terzi alle spalle di Spagna e Francia.
Le gioie sono arrivate anche grazie alla sua compagna, che il 5 settembre ha messo alla luce Nicolò. «Mi è servito come stimolo durante il periodo in cui ero fermo – confessa – Una felicità immensa e sono stato sollevato dall’essere al suo fianco nel momento del parto, anche se per poco: nostro figlio è nato tra una tappa del Mondiale in Francia e proprio il Trial delle Nazioni sempre oltralpe. Diciamo che quest’estate non mi sono affatto annoiato, è stato un concentrato di emozioni».
Obiettivi per il futuro? «La testa è ormai già alla stagione 2024, nella quale credo rimarrò nel Team Gas Gas».
