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Lecco, c’è la FeralpiSalò. Foschi: «Non esistono partite facili. Coperti in tutti i reparti»

Il tecnico bluceleste torna a parlare alla vigilia di una gara importante, che la piazza vede come una grande occasione per vincere la prima partita in Serie B a cinquant’anni di distanza

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Impegno numero quattro per il Lecco. La compagine bluceleste, reduce dal pareggio ottenuto a Modena, è già alla vigilia del nuovo impegno di campionato: al “Rigamonti-Ceppi” arriverà la pericolante FeralpiSalò: entrambe le squadre hanno un punto in classifica, ma la squadra di mister Luciano Foschi ha giocato la metà degli incontri e ha offerto sempre prestazioni di buon livello a differenza di quella guidata da mister Stefano Vecchi. Si arriva dai precedenti dell’ultimo campionato: 0-0 all’andata e pure al ritorno, con occasioni da gol che si possono contare sulle dita di un mano considerando i 180′ abbondanti di gioco. La questione ora sarà un po’ diversa, perchè entrambe hanno bisogno della prima vittoria stagionale per rilanciare la rispettiva classifica.

Verso Lecco-FeralpiSalò, l’intervista alla vigilia di mister Luciano Foschi

Mister, “se non ora chissà quando”. Ma non sarà semplice:
«Sarà nuovamente una partita complicata, come tutte in questa categoria. Spesso il fattore campo conta poco e sono tutte un’incognita: la Serie B è complicatissima, difficile fare pronostici anche vedendo le squadre da fuori; questa è la testimonianza che tutte le squadre danno il massimo. La FeralpiSalò sta cercando di dare il meglio e ha fatto delle buone prestazioni, ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Speriamo che pensino di trovare un avversario facile, ma non ci credo perché anche il Modena sapeva benissimo che non sarebbe stata una partita semplice».

Avete filosofie di calcio diverse:
«I numeri possono dire qualcosa, ma spesso le seconde palle sono legate alla reazione mentale dei giocatori nell’andare ad aggredire una palla alta o una sponda. È molto legata ai singoli, bisogna arrivare con i giusti tempi sul pallone. L’anno scorso avevamo questo aspetto, ma in tante partite abbiamo perso numericamente meno duelli. Ogni partita è diversa, probabilmente loro palleggiano di più e noi stiamo ancora cercando la nostra dimensione».

Vecchi rischia la panchina. Per te che partita sarà?
«Non lo so, per me sono tutte importanti e cerco di stare fuori da queste cose. Se dovesse capitare a me, escluderei il pensiero sugli altri. Quello che può succedere dopo non lo sappiamo, ma mi auguro che Vecchi possa continuare il proprio lavoro in ogni caso. Le partite sono tutte importanti, le prepari tutte al meglio».

Prima settimana da tre impegni. È un test anche per la tenuta fisica:
«Abbiamo valutato i giocatori che stanno meglio. Dobbiamo mandare in campo quelli e basta, se uno ha novanta minuti nelle gambe lo utilizziamo per quello. Pensiamo d’iniziare con qualche elemento diverso rispetto a Modena».

Più spada o più fioretto?
«Tutte e due, ci saranno momenti in cui palleggiare e altri in cui bisognerà lottare su ogni pallone. In tutte le partite ci sono queste fasi, il calcio è sempre stato questo e i calciatori devono sia saper usare il palleggio che la forza nell’uno contro uno».

Melgrati non ci sarà, Novakovich è fondamentale per il tuo tipo di gioco?
«È disponibile, non c’è nessuno d’indispensabile e io sono compreso. Tutti sono utili, anche il nostro magazziniere ha vinto il campionato con noi. Quando dite questo, pensate agli ultimi 15′ giocati con il Pordenone e ditemi in quanti avrebbero pensato di arrivare in Serie B: devo dire grazie a Bunino, Scapuzzi, Ardizzone, Tordini… Andrija è un giocatore forte come altri che abbiamo preso, ma la parola indispensabile non esiste nel calcio. Altri indisponibili? Stanno tutti bene».

Eusepi e Donati stanno…
«… Bene. Francesco, pian piano, vivrà come cosa personale quella che gli è capitata insieme alla sua famiglia; capita nella vita, purtroppo. Umberto, invece, sapevamo che avrebbe pagato la lunga assenza dal campo a livello di ritmi e tempi di gioco: è importante».

Le alternative a Lepore:
«Boci, Tenkorang, Giudici… Sono scelte ponderate. Donati, tutto sommato, ci sta su quel lato. Bisogna pensare al tipo di partita da fare con i quinti. Mercato? Avevamo intenzione di prendere un mancino puro, ma sinceramente ne abbiamo tanti che possono giocare lì, braccetti compresi. Stiamo capendo partita dopo partita il potenziale della rosa: abbiamo costruito una squadra giusta, coperta in tutti i reparti. Giudici e Guglielmotti? Sono completamente diversi».

Su Lemmens:
«Sabato è stato fuori precauzionalmente, aveva un occhio ingrossato e del sangue dal naso che sono usciti dopo la rifinitura. Fossimo stati contati ok, ma avrebbe rischiato di uscire dal campo al primo contatto. È un altro giovane molto interessante a cui bisogna dare del tempo: abbiamo tanti giovani forti, qualcuno è più scaltro come Di Stefano e Sersanti, altri hanno bisogno di più tempo ma possono fare la stessa strada di Zuccon e Girelli che avrebbero dovuto andare via ma ora sono a Cosenza e Sampdoria. Se gli mettiamo troppa fretta, crescono le responsabilità nei loro confronti: non ho paura di far giocare i giovani, ma devono essere pronti. Agostinelli? Ha il problema di essere arrivato in una condizione non ottimale e con lui stiamo cercando di fare le cose migliori; ha delle qualità da sfruttare».

Verso Lecco-FeralpiSalò, i convocati di mister Luciano Foschi

Il tecnico bluceleste ha convocato ben 28 giocatori: sicura l’assenza del portiere Melgrati per infortunio, prima chiamata per il giovane Cecchini della Primavera.

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