
Ancora confusione in seno alla Calcio Lecco o meglio intorno al settore giovanile che il Presidente Galati, durante la conferenza stampa in cui si presentò a Lecco, fece di questo argomento uno dei punti fondamentali per il rilancio di tutto il movimento.
Al momento del settore giovanile non si sa nulla o meglio quel che poco che si sa è incerto e fumoso. Una delle prime indiscrezioni di questi giorni è che il Mister della Juniores Amatobene non farà più parte della compagine Bluceleste. Manca la conferma assoluta, ma ormai sembra che il Lecco abbia perso questo pezzo importante.
Per restare in tema la polemica di questi giorni riguarda a chi verrà affidato il settore giovanile, visto che la Società non si è ancora data una organizzazione per poterlo gestire in proprio, visti i tempi ristrettissimi. Ecco quindi un gran rincorrersi di voci, di "si dice", ce l'ha lui, no quell'altro.
Allora per cercare di far luce su quanto sta accadendo abbiamo sentito coloro che in questi giorni sono balzati agli onori della cronaca come possibili interessati al settore giovanile.
Siamo partiti da Antonio Rusconi: "Sulla Calcio Lecco non ho novità dal 16 dicembre. Le ultime telefonate avute con la Società riguardano l'esito del pagamenti o fatture rivenienti da sponsorizzazioni. Non ho mai incontrato l'attuale Presidente in nessuna sede istituzionale, privata, bar o altro luogo. L’ultima volta che ho visto Cesana è stato in occasione dello scambio di auguri natalizi con Salvatore Ferrara. Poi sono andato a vedere il Lecco a gennaio ed in quella occasione nessuno della dirigenza è venuto a salutarmi. Ripeto, per essere chiaro, dal 13 dicembre ho avuto solo una telefonata per la conferma di alcuni pagamenti di alcuni sponsor ed ho capito che la mia presenza non era gradita. Faccio gli auguri di ogni bene al Lecco ed al Presidente di fare di tutto per il bene del Lecco. Chiudo sottolineando che la Centobluceleste non è stata chiusa, ma ha semplicemente cambiato la ragione sociale in quanto dopo i due passaggi di proprietà con Ferrara e Galati non aveva più senso mantenere quello originario e penso che ciò sia corretto".
Poi è il turno di Carmine Castella anch'egli tirato per la giacchetta per un suo possibile coinvolgimento diretto nel settore giovanile della Calcio Lecco: "Per quanto riguarda il settore giovanile del Lecco escludo di essere coinvolto sotto ogni forma in alcuna trattativa. Mi sento di dire che era stata allestita una squadra competitiva di bravi ragazzi e sarebbe un peccato smantellarla. Per quanto riguarda il settore giovanile ne ho parlato durante l'intervallo della partita casalinga del Lecco contro l'AlzanoCene ed in quella occasione mi sono alzato dal tavolo perché non ero d'accordo col progetto. Di un mio coinvolgimento per il settore giovanile del Lecco non so chi abbia parlato a nome mio, ribadisco che di sicuro io proprio non c’entro, non faccio la stampella di nessuno. Dall'intervallo di quella partita in poi l’interlocutore non sono io, sarà qualcun altro. Se mi coinvolgeranno in un secondo tempo se ne potrà parlare. Ho anche chiesto al'ex Mister Giuseppe Butti chi ha fatto il mio nome e mi ha risposto che lui non è stato. Mi piacerebbe sapere chi è questa persona che ha preso accordi con me".
A questo punto era logico sentire anche Mister Giuseppe Butti: "Hanno fatto il mio nome per la gestione del settore giovanile del Lecco ed in effetti sono stato contattato un pò di tempo fa, ma ora non so più nulla. Mi fa piacere che si sia ricreato questo interesse intorno al settore giovanile, di più non so. Io, da solo, ho impiantato una mia scuola calcio, altro non so dire. In questa mia scuola calcio, ribadisco sono da solo, l'ho creata io e vedrò con chi collaborare, anche se sono disponibile con tutti. Per quanto riguarda Carmine Castella lo conosco da tempo, con lui si parla di tante cose, ma del settore giovanile questo no. Penso che in questo momento il Lecco non abbia bisogno del settore giovanile, ma di sistemare ben altre cose. Comunque se la società ha intenzione di fare un settore giovanile penso che faccia bene, crearsi dei giocatori in casa sarebbe una bella cosa, io lo farei, per lo meno sono a disposizione".
Insomma sembra chiaro che del settore giovanile in seno alla Società nessuno ne abbia parlato all'esterno o abbia deciso di darlo in out sourcing , tutto risale a mesi or sono e quindi se settore giovanile dovrà essere, questo probabilmente lo si sta costruendo in seno alla società, come al solito naturalmente a "fari spenti".
La speranza è che tutto questo fumo non serva per mascherare qualche altra manovra di cui non si vuole far saper niente. Cui prodest?.
