
Il Lecco è diverso, nel modulo col 4-3-3 e forse anche nello spirito, molto più battagliero e offensivo. Il risultato, però, è lo stesso di prima. L’esordio della coppia Bonazzoli-Malgrati coincide con una sconfitta immeritata per quanto visto nei 90 minuti, ma meritata se crei e non segni e commetti errori tecnici indegni della categoria. L’Ascoli ringrazia e col minimo sforzo prende i tre punti.
Buon inizio di partita del Lecco nei primi cinque minuti, con un 4-3-3 che sembra occupare bene il campo. Ci prova Buso a sfondare a destra ma finisce sulla riga di fondo. Punizione di Falasco poco dopo, intercettata da Di Stefano in barriera.
Al 14′ splendido cross lungo di Caporale, sul secondo palo arriva di gran carriera Buso che calcia di controbalzo col destro e colpisce una traversa clamorosa. Al 19′ batti e ribatti al limite dell’area bluceleste, Caligara va a calciare di mancino e palla che si alza non lontana dalla porta di Saracco.
Altra grande occasione per il Lecco al 24′ con Buso che si infila in un buco in area da sinistra e calcia a botta sicura col piattone per piazzarla in diagonale, ma è poco angolata e Viviano ci arriva di piede. Subito dall’altra parte Di Tacchio si avventa su una palla spazzata dalla difesa e scaglia un sinistro violentissimo che Saracco respinge col corpo.
Al 28′ si accende Crociata, che da sinistra si accentra e calcia bene; la palla scende e Viviano respinge.
Al 35′ innocuo cross da destra, Lemmens stoppa malissimo di esterno e lascia lì il pallone: Nestorovski non può che insaccare. Il Lecco reagisce al 41′: Ionita da destra la mette dentro, sul rimpallo si scaglia in tuffo Di Stefano di testa e Viviano vola all’angolino con una gran parata. Insistono i blucelesti: cross da sinistra, Buso sempre di testa la mette fuori di un paio di metri fuori.
Ripresa: episodi sfortunati
Si va avanti con gli stessi del primo tempo: al 48′ Sersanti col mancino calcia fortissimo e Adjapong in scivolata respinge di mano: rigore netto. Sul dischetto va Di Stefano che, fantozzianamente, scivola e colpisce prima con un piede e poi con l’altro. La palla entra, ma è doppio tocco e fallo. Da non credere!
Il Lecco accusa il colpo: al 53′ Caligara si gira in area e trova una deviazione che spinge la palla fuori. Il raddoppio un minuto più tardi: calcio d’angolo, palla messa fuori dalla difesa, nuovo cross dentro e Quaranta si gira di prima intenzione (anticipando di centimetri il fuorigioco) in mezzo a un nugolo di blucelesti insaccando il 2-0.
I cambi – Galli e Guglielmotti – danno fiato al Lecco, che ci prova con orgoglio: al 72′ Guglielmotti stesso calcia alto. Due minuti più tardi gran botta di Farasco dai 30 metri su punizione, Saracco respinge lateralmente. Ancora parata del portiere bluceleste su Falzerano.
La partita scorre via senza sussulti, il Lecco ci prova con altri cambi (Tordini, Eusepi) ma senza creare occasioni. L’ultima è per Rodriguez che allo scadere si divora il terzo gol con Saracco in uscita. C’è ancora tanto da fare, forse anche una macumba contro gli episodi sfavorevoli.
Calcio Lecco 0-2 Ascoli (0-1)
Marcatori: Nestorovsky (A) al 35′ p.t.; Quaranta (A) al 10′ s.t.
Lecco (4-3-3): Saracco; Lemmens (dal 40′ s.t. Eusepi), Celjak, Bianconi, Caporale; Ionita (dal 35′ s.t. Tordini), Sersanti (dal 19′ s.t. Galli), Crociata; Buso, Novakovich, Di Stefano (dal 19′ s.t. Guglielmotti)(Melgrati, Degli Innocenti, Pinzauti, Donati, Zambataro, Lepore, Boci, Agostinelli). All. Bonazzoli-Malgrati.
Ascoli (4-4-2): Viviano; Adjapong (dal 14′ s.t. Bayeye), Bellusci, Quaranta, Falasco; Falzerano, Caligara (dal 13′ s.t. Kraja; dal 37′ s.t. Gnahorè), Di Tacchio, Milanese (dal 32′ s.t. Rodriguez); Mendes (dal 32′ s.t. Giovane), Nestorowski. (Barosi, Haveri, Millico, D’Uffizzi, Manzari, Masini, Rossi). All. William Viali.
Note: giornata di pioggia ma non fredda; terreno in buone condizioni; spettatori 1.465 paganti, 1833 abbonati, totale 3.298 per un incasso di 48.509 euro; ammoniti: Crociata, Caligara, Falasco per gioco scorretto; Buso per proteste. Angoli: 5-2; recuperi: 3′ nel 1° t. e 4′ nel 2° t.
Arbitro: Santoro di Messina; ass. Meli, Trinchieri; IV uomo: Castellano. Var: Gariglio, ass. Marini.
