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Pagelle | Lecco, solito schema: la prestazione c’è, i punti no. Viviano blinda la porta dell’Ascoli

Tre episodi chiave condannano i blucelesti, ancora una volta puniti soprattutto per colpe proprie più che per i meriti altrui. Il portiere ospite mura Buso e Di Stefano

Emiliano Viviano BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 3 minuti

Calcio Lecco 1912 6: la prestazione della squadra è complessivamente positiva. Poi ci sono gli episodi che spostano i punti e questi continuano a essere interpretati in maniera totalmente insufficiente. Praticamente il triste copia-incolla di altre situazioni già commentate.

Saracco 6: Un paio d’interventi non semplici tra i pali, idem in uscita e un dubbio: c’è stata comunicazione con Lemmens in occasione del primo gol? La palla era più che morta.

Lemmens 5: all’interno di una prova complessivamente sufficiente, infila dentro un errore concettualmente non comprensibile.

(dal 40′ st Eusepi sv).

Celjak 6,5: mandato in campo all’ultimo in un ruolo mai interpretato prima, se la cava sicuaramente bene.

Bianconi 6,5: come sopra, tranne per il fatto che era tra i papabili titolari già prima dello stop di Battistini in caso di cambio modulo.

Caporale 6: sicuramente macchinoso e tecnicamente sporco, ma tutto sommato efficace.

Ionita 5: anche lui macchia la prova con l’uscita in ritardo in occasione del raddoppio ospite, perchè è lui a tenere in gioco Quaranta.

(dal 35′ st Tordini 6: una scarica positiva e percettibile).

Sersanti 5,5: partita di quantità, ma anche di qualche appoggio semplice finito in fallo laterale.

Crociata 6: sicuramente più intraprendente rispetto ad altre occasioni, non preciso sui calci piazzati.

Buso 6: tanta generosità, che porta anche a qualche sbavatura qui cerca di porre rimedio rientrando in difesa.

Novakovich 5,5: fatica più di altre volte a prendere posizioni e palloni, imbrigliato da Bellusci e Quaranta.

Di Stefano 5: sicuramente c’è intraprendenza nella sua prova, poi c’è l’errore dal dischetto che impedisce di togliere di torno tanta tensione.

(dal 19′ st Guglielmotti 5,5: non è a posto e si vede, considerate le sue caratteristiche basate sulla prepotenza fisica).

All. Bonazzoli 6: tatticamente parlando, la prova è di livello per più di un tempo. Su certi errori di ABC può metterci mano fino a un certo punto. Ci sarà da sudare tantissimo almeno fino a gennaio, ma non si può mollare di un millimetro.

Ascoli 6,5: niente di appariscente, tanto di concreto. Viviano e l’errore dal dischetto fanno il resto.

Viviano 7; Adjapong 5,5 (dal 14′ s.t. Bayeye 6), Bellusci 6,5, Quaranta 6,5, Falasco 6; Falzerano 6, Caligara 6 (dal 13′ s.t. Kraja 6; dal 37′ s.t. Gnahorè sv), Di Tacchio 6,5, Milanese 5,5 (dal 32′ s.t. Rodriguez 5,5); Mendes 6 (dal 32′ s.t. Giovane 6), Nestorowski 6,5. All. Viali 6,5.

Arbitro sig. Santoro di Messina 6: il metro complessivamente non convince, mentre sull’unico episodio chiave decide in maniera corretta in entrambe le circostanze.

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