Il Lecco esce con un altro risultato positivo dallo stadio “Sinigaglia” di Como. Un po’, però, mastica amaro per due grandi occasioni arrivate dalle parti di Semper: il portiere è bravo a pizzicare il tiro di Crociata dalla distanza e mandarlo sul palo, con Lemmens che spreca sul tap-in, mentre nella ripresa è Caporale a prendere la traversa, la seconda di fila per lui dopo quella di Cremona, su un calcio d’angolo sparato dentro a tutta forza da Lepore. I biancoblù creano soprattutto grazie alle fiammate di Verdi, Chaja e Cutrone, ma Saracco non è chiamato a grandissimi interventi per salvare la porta. Diciamo che ai punti la vittoria sarebbe andata senza “se” e senza “ma” sul ramo orientale del Lario, ma il calcio prevede il pareggio e probabilmente è il risultato più giusto per due squadre che arrivavano da due periodi complessivamente soddisfacenti.
Como 0-0 Lecco, l’intervista di mister Emiliano Bonazzoli
Avete guardato negli occhi una squadra grandi firme:
«Abbiamo avuto le occasioni per andare in vantaggio e siamo stati sfortunati. Complimenti alla difesa, ma complimenti a tutti coloro che sono scesi in camp dal primo minuto e in corso».
Grida vendetta l’occasione di Lemmens:
«è stata talmente veloce che se l’è ritrovata addosso e l’ha anche presa male. Dispiace, se avesse preso la porta sicuramente saremmo andati in vantaggio. Ma ripeto, la nostra è una grandissima partita».
Sulla formazione iniziale:
«Abbiamo cercato di palleggiare di più e un trequartista in più l’avrebbe potuto fare. Questa scelta è andata bene, poi abbiamo cambiato i due esterni per cercare di mettere in difficoltà il Como, sia a centrocampo che in difesa. Anche oggi hanno fatto tutti una prestazione sopra le righe».
Un punticino che…
«Muove la classifica e ci fa prendere l’Ascoli. Un punto importante dato da una prestazione importante, dobbiamo continuare su questa strada, partendo da prestazioni ottime perché alla lunga i punti si fanno».
Avete cercato d’imporre di più il gioco:
«Diciamo che nel primo tempo hanno cercato maggiormente di palleggiare, mentre noi siamo stati bravi a farlo nel secondo anche grazie ad alcune modifiche aggressive per chiudere le linee di passaggio. Entrambe hanno cercato di proporre gioco e di giocare a viso aperto».
Avete concesso solo su delle palle in uscita:
«Sicuramente la grande squadra gioca sull’errore avversario. In certe situazioni bisogna essere meno timidi, oggi c’è stata personalità e va bene così».
Como 0-0 Lecco, l’intervista di mister Cesc Fabregas
Mister, il Lecco ha interpretato la sua mentalità:
«Io gioco a calcio per fare gol, non abbiamo fatto pressing apposta e li abbiamo fatti giocare dal basso. Solo alla fine hanno creato qualcosa, nel momento in cui Iovine si è fatto male andava bene il pareggio. Meritavamo sicuramente di vincere».
Vede dei passi avanti?
«Piano piano, nei primi venti minuti abbiamo giocato dal basso e creato occasioni. Manca un po’ la costanza, ovviamente, perché abbiamo fatto solo nove allenamenti insieme. Mi piace quello che vedo, dobbiamo migliorare tanto e non sono contento perché vogliamo sempre vincere».
Sui tanti cambi nella formazione iniziale:
«Iovine non poteva giocare un’altra partita, mentre Baselli era squalificato. Ho voluto cambiare un po’, Konè non era pronto per giocare dall’inizio e si è messo a disposizione per giocare 20-30′. Sono contento della mentalità del gruppo».
Su Abildgaard e Cerri:
«Di “Oli” sono contento, c’è tanta competizione in un centrocampo molto forte. È entrato e l’ha fatto bene, abbiamo bisogno di questo. Alberto era in una posizione difficile, ieri abbiamo parlato sinceramente: provo una stima molto forte per lui, era una questione di fiducia perché si deve sentire giocatore un’altra volta perché puoi allenarti forte quando vuoi, ma al sabato arriva. Ho subito pensato che potesse fare gol».
Non c’è la formula magica per cambiare la difesa. Passi in avanti?
«Senza palla abbiamo fatto bene, loro non hanno creato niente di base. Abbiamo preso un contropiede alla fine perché eravamo troppo aperti e la linea era troppo lunga, cosa che non mi piace. Piano piano stiamo migliorando, siamo una squadra forte e andiamo avanti».
C’era un’aria differente in campo?
«Ovviamente, la parola derby dice tutto. È martedì sera, le persone sono arrivate allo stadio direttamente dal lavoro».
Como 0-0 Lecco, l’intervista di Vedran Celjak
Vedran, avete cercato di maggiormente la palla:
«Ultimamente cerchiamo sempre di giocare, l’atteggiamento è giusto per la categoria. Il Como è una squadra forte, sicuramente puntano a fare un altro campionato rispetto al nostro. L’abbia».
Vi manca cattiveria sulle palle inattive?
«Cattiveria non lo so, ma sui calci piazzati siamo pericolosi perché abbiamo centimetri e saltatori. È un punto di forza».
Non prendere gol è una soddisfazione:
«Fare clean sheet fa sempre bene».
Loro hanno detto di aver giocato meglio:
«Hanno avuto occasioni anche loro, il pari è giusto. Anzi, sarebbe potuta andare dalla nostra parte».
Qualche pallone sbagliato di troppo?
«È capitato anche a me, ma se non provi a giocare… La superiorità te la dà il portiere, giocare da dietro è un vantaggio. Poi dipende sempre dall’avversario e da quello che ti concede, lo sviluppo dipende anche da loro».
Cos’è cambiato a livello personale?
«Abbiamo cambiato modulo e io ho sempre fatto il terzino a quattro, inizialmente non ero tra le prime scelte ma mi sono fatto trovare pronto».
Eri l’unico in campo del famoso 7-0, poi è entrato Giudici:
«Un derby lo senti prima, questo è chiaro».
