Seguici

Calcio

Fidelity card per Sampdoria-Lecco? «Grave pregiudizio. Parliamo con le istituzioni di Genova»

Filippo Boscagli, capogruppo lecchese di Fratelli d’Italia, critica apertamente le assurde indicazioni dell’Osservatorio: «Non c’è nulla dal 1962»

I tifosi del Lecco a Cremona BONACINA/LCN SPORT
Condividi questo articolo sui Social
Tempo di lettura 2 minuti

L’assurda richiesta della fidelity card per Sampdoria-Lecco sta agitando le acque nel mondo bluceleste. Scontata per il Derby del Lario, non era stata messa in conto in vista dell’attesissimo match di Marassi, che da queste parti è stato cerchiato in rosso da mesi. Premesso che l’ultima parola spetterà al Gos – e la Questura a suo tempo non ha effettuato segnalazioni all’Osservatorio -, il rischio concreto è che il settore ospiti possa rimanere desolatamente semivuoto. Una voce critica è quella di Filippo Boscagli, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia che confida in un confronto istituzionale per permettere alla situazione di rientrare entro i confini della logica: «Davvero non si capisce da dove nasca una iniziativa del genere, quali siano i dati per i quali su 135 gare in corso abbiano fatto pensare che proprio Lecco-Samp sia problematica. A prescindere dal tema tifo, qui c’è una questione di grave pregiudizio relativamente alla gente di Lecco che si sposta per vedere una partita».

«Com’è possibile che siano proposte restrizioni alla trasferta a Genova quando a Lecco non solo non risultano scontri con nessuno da tempo, ma tantomeno con la Samp con la quale non abbiamo nulla a che fare dal 1962! Su quali basi oggettive un residente a Lecco è considerato pericoloso dall’Osservatorio? A Reggio Emilia o a Cremona i nostri tifosi (tra i quali ci sono diverse membri delle stesse Istituzioni) hanno preso i complimenti dei padroni di casa. Altro che essere pericolosi….
Ora famiglie con bambini (e non solo il mondo ultras) devono correre a certificare la propria buona condotta per andare a vedere una trasferta a Marassi che aspettano da anni? – s’interroga Boscagli – Ribadisco, il tema non è la tessera del tifoso, ma un’indebita restrizione che oggi non ha motivo di creare alcun tipo di preoccupazione, tanto più se paragonata a qualsivoglia altra piazza realmente problematica. Confido che per vie istituzionali si possa far arrivare con i colleghi e istituzioni genovesi a una comune e serena valutazione della situazione, basandola su fatti reali che descrivono una piazza da applausi e non da restrizioni».

Condividi questo articolo sui Social

Lecco Channel Web Radio

Diario 1912 - Il nostro podcast

LECCO CHANNEL NEWS TV

SEGUICI SU FACEBOOK

Altre notizie in Calcio