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Il Lecco vola, ma Damiani guarda vicino: «Testa solo a Genova»

Ospite del canale Youtube “Nerd in tana”, il tecnico bluceleste non vuole cali di tensione prima della supersfida con Piacenza del 21 gennaio. «Io a Lecco da così tanto? Mi sento apprezzato»

Sebastian Damiani, allenatore del Rugby Lecco
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Tempo di lettura 3 minuti

Occhi, testa e cuore soltanto sulla partita di domenica a Genova. Non ha dubbi Sebastian Damiani, tecnico del Rugby Lecco, nell’indicare la rotta ai suoi giocatori. All’orizzonte c’è la supersfida del 21 gennaio al Bione con Piacenza che vale mezza stagione (le due squadre sono separate da un solo punto nella classifica del girone 1 di Serie B), ma l’allenatore non vuole distrazioni. Per arrivare a far sì che la partita con gli emiliani abbia l’importanza che ha oggi, occorre necessariamente non sbagliare il match con i liguri.

Damiani, da tecnico esperto abituato a lavorare con i giovani, non vuole cali di tensione. È proprio ciò che va sostenendo da inizio campionato e lo ha ribadito lunedì sera durante la diretta sul canale Youtube Nerd in tana del quale è stato ospite. Fra una goliardata e una domanda irriverente dei conduttori, “Seba” ha parlato anche di argomenti importanti. A cominciare dal suo amore per Lecco, nato nel 2000 con le prime due stagioni da giocatore e ritrovato dopo l’esperienza da professionista con GranParma, Crociati e Noceto.

Il rapporto speciale con la città

«Mi sono sempre trovato bene con la gente, mi sono sentito subito apprezzato – ha raccontato il tecnico argentino – Quando giocavo lontano, nel weekend correvo qui e davo una mano ai ragazzi in allenamento o per preparare la partita. Sono sempre stato parte di questa società. Poi, nel 2012, Stefano Gheza che aveva giocato con me e allora era presidente mi chiese di tornare (prima come giocatore/allenatore, poi nella sola veste di tecnico, ndr). Ne fui contentissimo e da allora sono rimasto qui. Questa è la mia decima stagione sulla panchina bluceleste».

Ospite di un negozio di giochi, Damiani ha spiegato come il suo preferito sia Ticket to ride, prima di snocciolare i numeri del Rugby Lecco, una realtà sempre più florida. «Abbiamo 150 dai bambini di 5 anni fino agli Under 14. Solo i senior sono circa 50 persone. Non essendo il Bione “casa nostra” non possiamo fare quello che vorremmo, ad esempio costruire una palestra o altro. Dobbiamo sempre rincorrere permessi e persone. La nostra grande ricchezza sono i genitori».

A una domanda di uno spettatore, “meglio allenatore o giocatore?”, Damiani ha risposto così: «Ho imparato di più giocando grazie ai tanti bravi allenatori avuti». C’è stato spazio anche per Samuele Locatelli, fratello di Giancarlo (altra bandiera bluceleste e ormai suo storico vice), talento cresciuto in bluceleste che sta disputando amichevoli con l’Under 23 azzurra. L’auspicio di Seba è che fra quattro anni Samuele possa essere nel gruppo che parteciperà ai Mondiali in Australia.

L’intervista completa

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